APERTURA SABATO 28 MAGGIO ORE 17
UN FINE – DUE VISIONI
Il fine che influisce nei suoi quadri, è il risultato di un percorso dedicato al tema caro di tutta la sua vita: “LA CASA”.
La sua professione di disegnatore e progettista lo ha portato ad utilizzare il disegno come strumento compositivo, dove la prima visione è il rapporto tra le masse volumetriche e la loro
costruzione che genera nelle sue opere pittoriche una rispondenza tra equilibri e misura. A questo geometrismo subentra il colore, con cui l’artista sperimenta il bilanciamento delle tinte nei diversi campi del disegno e le sue derivanti suggestioni
cromatiche. La seconda “visione” si confronta meno con l’astrazione e di più con la realtà che ci circonda.
Il paesaggio della città di Trieste viene restituito anche dall’alto, dove il visitatore apprende scorci della città e strutture industriali dismesse. Visioni di punti di vista forse un po’ inedite e curiose.
Valentina e Erika Rutter
GIORGIO RUTTER nasce a Trieste nel 1932; consegue il diploma di maturità al liceo artistico di Venezia dove apprende le tecniche del disegno e della pittura. Opera successivamente nella sua città in diversi studi di ingegneria ed architettura con attività di progettazione edile e arredamento d’interni. Parallelamente al suo lavoro e anche successivamente, coltiverà e affinerà la sua ricerca compositiva in un personale percorso figurativo molto legato al proprio mestiere, restando attivo in numerose mostre collettive e personali a Trieste e in regione.