15 -28 marzo 2025

Dyalma Stultus
Poeta del Novecento

Inaugurazione sabato 15 marzo alle ore 18, con l’introduzione critica di Marianna Accerboni

Dyalma Stultus – Barca in laguna – acquerello su carta 34×50 –

La mostra comprende una ventina di oli, una decina di tempere, una quindicina di acquerelli ed alcuni disegni.

Dyalma Stultus – Barche in secca – tempera su cartone 36×51

Dyalma Stultus, figlio naturale di Erminia Stultus e Ralph Pacor, Dyalma Augusto Federico Stultus nasce a Trieste il 31 ottobre 1901. Grazie a una borsa di studio del Comune della “cara città natia” (dove ”quasi tutti conoscono le mie opere dalle vecchie alle più recenti”, scriverà nel 1948 in una “Piccola biografia” intitolata “Amore e passione per l’arte”, letta personalmente l’8 maggio dello stesso anno alla Società Artistica Letteraria di Trieste e integralmente pubblicata da Nicoletta Comar nella Bibliografia del 1993) a diciassette anni, lasciata la “poverissima casa”, può iscriversi all’Accademia di Belle Arti di Venezia. Qui, sotto la guida di Ettore Tito e Arturo Sèzanne, nel 1921 si diploma “in ornato e decorazione”.
Nel 1922 superate non poche difficoltà e diffidenze, riesce ad allestire a Cà Pesaro la prima mostra personale (”Nino Barbantini ed altri critici e artisti incoraggiarono questo mio lavoro con lodi e acquisti”).
A Trieste svolge la sua attività sino al 1941, anno in cui si trasferisce definitivamente a Firenze, città in cui è stato docente dal 1942 al 1943 presso l’Accademia di Belle Arti.
A Marino insegna all’Istituto Statale d’Arte dal 1956 al 1967 e all’Istituto Statale d’arte di Siena dal 1967 al 1971.
Dal 1971 al 1974 insegna nuovamente a Firenze presso il Liceo Artistico.
Dyalma Stultus ha allestito innumerevoli personali ed è stato invitato alle più importanti collettive nazionali ed internazionali. Significative sono le mostre omaggio allestite dopo la sua morte, avvenuta a Darfo di Brescia il 24 settembre 1977. Già dagli esordi, importanti critici su giornali e riviste gli hanno dedicato un ampia bibliografia. Sue opere sono conservate presso Musei, Enti pubblici e in collezioni private in Italia e all’estero.

Dyalma Stultus – Ragazze al lago – olio su tela 116×100 – 1968
Dyalma Stultus – Riflessi – olio su tela 116×100 – 1968

1-14 marzo 2025

Johan Velasco
Metamorphosis – Art exhibition 3D

Inaugurazione sabato 1 marzo 2025 alle ore 18 con un intervento critico di Gabriella Dipietro

Metamorphosis 1

Quando osservo le opere di questo artista mi viene in mente Ovidio: e nulla perisce nell’immenso universo ma ogni cosa cambia e assume un aspetto nuovo (da «Le metamorfosi»).
Johan Stevens Chicue Velasco è nato a Caracas (Venezuela), ed è vissuto prima in Colombia e di seguito in Italia. La prima formazione artistica, ci tiene a precisare, l’ha ricevuta dalla madre, abile ceramista in oggetti ornamentali.
Nella sua Arte la metamorfosi assume più chiavi di lettura: l’ispirazione nasce in primis dal recupero creativo di materiali, come se Velasco riuscisse ad ascoltare la silente preghiera di oggetti dismessi che non vogliono essere scordati, quasi portassero ancora interiormente la memoria delle persone con le quali hanno vissuto una quotidianità. Legno, ferro, bicchieri o bottiglie, tessuti, a volte pellame, si trasformano per creare, anche attraverso l’uso di colori e colle, realizzazioni dagli effetti visivi unici e sorprendenti.
Manufatti salvati, redenti, rinascono inaspettatamente in un non-luogo eccentrico, un universo parallelo anacronistico che fluttua fra antico e moderno, in una sorta di realizzazione che richiama lo stile steam punk.
Velasco non segue schemi rigidi. Estrae dal suo inconscio immagini, sensazioni, che egli trasfonde in realizzazioni in bilico tra pittura e scultura, riuscendo a spiazzare gli ignari spettatori proiettati in un mondo in continua evoluzione che tende, per inevitabile gravità, a tramutarsi in un fatale specchio delle inquietudini contemporanee dell’essere umano.
Gabriella Dipietro

Metamorphosis 2
Metamorphosis 3

15-28 febbraio 2025

Aspettando la primavera

Mostra collettiva di pittura, scultura e grafica

Inaugurazione sabato 15 febbraio 2025 alle ore 18

Espongono: Livia Alfiero, Raiquen Arduini, Daniela Bertoch, Marinella Bertoch, Leandro Bigontina, Hansi Boekee, Katia Bologova, Gaby Bon, Paolo Bonifacio, Diana Bosnjak, Aldo Bressanutti, Ondina Brunetti, Lucia Castello, Tiziana Chard, Cinzia Cimador, Shirin Colla, Noris Dagostini, Giancarlo De Alti, Grazia Dei Rossi, Alessandro Degli Espositi, Giusy Depase, Paolo Devidè, Paula Christina Dew, Gabriella Dipietro, Mariuccia Diviacco, Giancarlo Domeneghetti, Sabino Donda, Adriano Fabiani, Graziella Felician, Grazia Foti, Annamaria Frisone, Alfredo Furlani, Aneta Giocheva, Martina Godina, Patrizia Grubissa, Jasmine Kandus, Irina Lazar, Sergio Logar, Elena Lyashenko, Lory Mandricardo, Claudio Martincic, Mario Michelini, Nadja Moncheri, Chiara Moso, Maria Nakakodi, Eugenio Pancrazi, Maria Pancrazi, Paolo Pascutto, Francesca Pegorer, Carol Petelin, Pinkerton, Daniela Poiani, Ireneo Ravalico, Claudia Raza, Loredana Riavini, Giorgio Rutter, Marina Rutteri, Amelia Esther Saldana, Gioiana Salvaneschi, Gianpaolo Sarti, Alberto Schettino, Valnea Siega Vignut, Paolo Sirotti, Bogdan Soban, Adilea Stagni, Giuliana E. Stuparich (Esmy), Adolfo Svetina, Max Tex, Anna Vidmar, Pierpaolo Vouk, Lodovico Zabotto.