Dyalma Stultus
Poeta del Novecento
Inaugurazione sabato 15 marzo alle ore 18, con l’introduzione critica di Marianna Accerboni

La mostra comprende una ventina di oli, una decina di tempere, una quindicina di acquerelli ed alcuni disegni.

Dyalma Stultus, figlio naturale di Erminia Stultus e Ralph Pacor, Dyalma Augusto Federico Stultus nasce a Trieste il 31 ottobre 1901. Grazie a una borsa di studio del Comune della “cara città natia” (dove ”quasi tutti conoscono le mie opere dalle vecchie alle più recenti”, scriverà nel 1948 in una “Piccola biografia” intitolata “Amore e passione per l’arte”, letta personalmente l’8 maggio dello stesso anno alla Società Artistica Letteraria di Trieste e integralmente pubblicata da Nicoletta Comar nella Bibliografia del 1993) a diciassette anni, lasciata la “poverissima casa”, può iscriversi all’Accademia di Belle Arti di Venezia. Qui, sotto la guida di Ettore Tito e Arturo Sèzanne, nel 1921 si diploma “in ornato e decorazione”.
Nel 1922 superate non poche difficoltà e diffidenze, riesce ad allestire a Cà Pesaro la prima mostra personale (”Nino Barbantini ed altri critici e artisti incoraggiarono questo mio lavoro con lodi e acquisti”).
A Trieste svolge la sua attività sino al 1941, anno in cui si trasferisce definitivamente a Firenze, città in cui è stato docente dal 1942 al 1943 presso l’Accademia di Belle Arti.
A Marino insegna all’Istituto Statale d’Arte dal 1956 al 1967 e all’Istituto Statale d’arte di Siena dal 1967 al 1971.
Dal 1971 al 1974 insegna nuovamente a Firenze presso il Liceo Artistico.
Dyalma Stultus ha allestito innumerevoli personali ed è stato invitato alle più importanti collettive nazionali ed internazionali. Significative sono le mostre omaggio allestite dopo la sua morte, avvenuta a Darfo di Brescia il 24 settembre 1977. Già dagli esordi, importanti critici su giornali e riviste gli hanno dedicato un ampia bibliografia. Sue opere sono conservate presso Musei, Enti pubblici e in collezioni private in Italia e all’estero.








