30 novembre – 13 dicembre 2024

Olivia Siauss
Cose di oli

Inaugurazione sabato 30 novembre alle ore 18
Introduzione critica di Jasna Merkù

Il lago giallo

Le opere più recenti su carta di Olivia Siauss sono intrise delle varie esperienze maturate nel tempo  nell’ambito della pittura e della grafica, che hanno caratterizzato il suo percorso artistico. Sensibile ed espressiva costruisce l’assetto compositivo creando coesione tra forme irregolari dalle campiture cromatiche tra tonalità affini tendenzialmente calde, ravvivate da colori contrastanti più saturi e luminosi.
L’impatto visivo risulta armonico: forma, colore e interventi segnici graffiati in superficie interagiscono in un continuo flusso di rimandi. Pur meno evidenti rispetto al colore, sono proprio i graffi a modulare le superfici, a creare texture che infondono loro vita per far emergere le stratificazioni del colore. Le superfici graffiate, oltre a suscitare sensazioni tattili, danno vigore all’assetto espressivo, in quanto caratterizzate da forza e decisione creando movimento. Le stratificazioni lasciano affiorare così il fluire del tempo assieme allo scorrere della vita.
Se agli esordi la natura era più esplicitamente presente nelle sue opere con declinazioni post impressioniste, una graduale sintesi tendente all’astratto, ha mantenuto evidente l’aspetto organico che permea la natura. Osservando i dipinti fortemente astratti sembra scorgere rami, frutti, colli.
L’ispirazione poetica trasporta l’artista in una dimensione sospesa tra fiabesco e metafisica, dove le forme acquisiscono leggerezza, mentre il vivace cromatismo tocca la sfera emozionale. Le superfici talora graffiate sembrano alludere a memorie sedimentate nel tempo e impreziosiscono inoltre le superfici in modo suggestivo.
Le opere su carta rispetto alle tele di dimensioni più grandi, sono più intime, raccolte. Gli acquarelli lasciano trasparire, respirando assieme al supporto e esaltando la luminosità dei colori. La leggerezza delle pennellate libere nell’autenticità del rivelarsi ci trasportano nel mondo della fantasia.
Le visioni di Olivia Siauss contemplano la gioia della vita nel perseguire la bellezza. Lo spazio si apre allo spettatore invitandolo a farne parte per scoprire nei minimi dettagli un mondo che si rivela. L’artista ci invita a contemplare l’aspetto più bello della vita, saper cogliere l’armonia e immaginare un mondo in cui c’è spazio per le emozioni e la possibilità di condividerle.
Jasna Merkù

Africa
Foglie rosse

Olivia Siauss / 7-20 settembre

Rosso nel bosco

Rosso nel bosco

INAUGURAZIONE SABATO 7 SETTEMBRE 2019 ALLE ORE 18
Presentazione di Marianna Accerboni

Colori e luci del mio bosco

Perfettamente inserita nel clima di rinnovamento delle arti del primo dopoguerra, con grande sensibilità e in modo poetico e timbrico, Olivia Siauss ha saputo percepire
la libertà compositiva che, memore delle vicende promosse da molti movimenti d’avanguardia dal primo Novecento in poi, si stava facendo strada in quegli anni nell’ambito della pittura contemporanea.
La progressiva destrutturazione dell’immagine e la scomposizione delle forme, che suggerivano agli artisti nuove strade, hanno suscitato in lei composizioni allusive, capaci
di interpretare la natura – suo tema prediletto – simbolizzata da boschi, alberi, frutta, fiori e fiabe ambientate in tali contesti, ordinate secondo una griglia morbida e un uso spesso tonale, sempre molto sapiente e sensibile, del colore. Il segno, che rappresenta, accanto al cromatismo, la trama portante del racconto di Olivia Siauss, vive talvolta di luce propria, molto più sovente è però strettamente condiviso con una pittura ad acrilico e a pastello che si fa spesso sottilmente materica, anche grazie all’apposizione su un fondo precedentemente preparato a gesso, di veline o, dal 1996, di strati di gesso più accentuati.
La discrezione e la misura che accompagnano il talento personale di Olivia Siauss, compongono una felice e originale espressione d’arte contemporanea, che ha collocato la pittrice tra i protagonisti della scena culturale triestina, regionale e non solo, ampiamente apprezzata dalla critica e dal pubblico, come testimonia questa ricca e preziosa antologica. Una mostra che racconta, attraverso dipinti realizzati dal 1980 a oggi, il lavoro di una lunga vita dedicata all’arte, iniziata come attività nel ’69 e connotata dalla passione e da felici, personali intuizioni creative sul filo del contemporaneo, come per esempio le raffinate elaborazioni a computer tratte da opere autentiche dell’artista o le opere realizzate a computer graphic, secondo una delle linee di ricerca sperimentali più ricche di appeal della nostra epoca.
Marianna Accerboni

Alberi e frutti

Alberi e frutti

Albero totem

Albero totem

Atmosfera ventosa

Atmosfera ventosa

Olivia Siauss è nata a Trieste nel 1939, ha frequentato i corsi dell’Associazione Artistica Regionale diretti dal Blason e dal Micalesco, la Scuola Libera della Figura al Civico Museo Revoltella con Nino Perizi, i corsi di incisione di Marjan Kravos e quelli del Centro Internazionale di Grafica di Saciletto diretta da Federico Righi, avendo come insegnanti i professori Albicocco e Santini della Scuola di Urbino. Dal 1969 ha preso parte a rassegne di pittura e di grafica ed ha esposto a livello personale sia in Italia che all’estero. Sue opere figurano in collezioni nazionali ed internazionali. Per un decennio si è dedicata alla grafica nelle tecniche della puntasecca e acquaforte su zinco ed ha inoltre prodotto per la decorazione navale ed il design.
(Dal Dizionario degli Artisti di Trieste, dell’Isontino, dell’Istria e della Dalmazia di C. H. Martelli)

Festa in paese

Festa in paese

Nel bosco

Nel bosco

Nel vento

Nel vento

Olivia Siauss / 24 settembre – 7 ottobre

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Foglia gialla

INAUGURAZIONE SABATO 24 SETTEMBRE ALLE ORE 18.

Fiabe di Walter Chiereghin

Nelle opere della recente produzione di Olivia Siauss, quasi una parentesi nel suo itinerario artistico entro la quale sviluppa una sua fantasia legata alle illustrazioni per l’infanzia, si
rivelano modalità che segnano un ritorno a esiti più compiutamente figurativi, anche se, come sempre in lei, filtrati attraverso una visionarietà fantastica che deforma gli oggetti rappresentati, assoggettandoli a un’esigenza compositiva lucida e perentoria dal punto di vista dello stile. È così che viene ripartito lo spazio secondo un rigoroso ritmo sia per quanto attiene alle forme che per quel che promana dagli equilibri cromatici,
chiamati essi stessi a sottolineare la scansione della superficie dipinta attraverso accordi, legature e contrappunti che si sovrappongono al disegno di base per esercitare la loro allusiva suggestione. Sotto il profilo dei contenuti è richiamato esplicitamente
l’intento illustrativo e narrativo dei libri di fiabe.
I dipinti presentati in questa esposizione personale sono quindi vivaci composizioni realizzate con la tecnica dei pastelli acquerellati, distinguendosi dalla cifra stilistica dell’autrice, ambito in cui l’astrazione è più pura e concretata principalmente
in luminosi acrilici su tela, di generose dimensioni, nei quali ai rossi squillanti si contrappone quasi sempre il nero, in saturazioni che sono agevolate nella resa cromatica dalla stessa materia dell’acrilico, che consente una maggiore saturazione del colore sulla tela, fino ad assumere su di essa spessore materico. Nelle presenti opere su carta, per il diverso movente dell’agire pittorico e per la stessa differente resa del pastello,
tutto si attenua e l’immagine, pur rimanendo aderente all’impostazione di fondo, soprattutto cromatica, di impronta espressionistica, si annacqua (è il caso di dirlo) rendendosi esplicitazione di una più trasognata ispirazione, che prendendo
per mano l’osservatore lo conduce in una dimensione onirica, dove tuttavia permane – grazie alla consumata perizia esecutiva dell’artista – il rigoroso controllo sull’impianto compositivo dell’opera, declinato nelle due diverse componenti di segno e di colore, diverse sì, ma concorrenti nel produrre un risultato finale equilibrato e coerente. Il dato oggettivo di partenza nel lavoro della Siauss è quasi sempre la natura, o
comunque l’ambiente fisico col quale l’artista si confronta e nel quale è immersa, sia esso un paesaggio urbano o naturale, sia una natura morta. Logicamente, una maggiore adesione al figurativo sottolinea e rende esplicita la narrazione sia del dato percettivo di partenza che della successiva elaborazione lirica dettata dalla sensibilità acuta della pittrice.
Olivia Siauss è artista ormai di larga, pluridecennale esperienza: le radici del suo impegno affondano nei primi anni Settanta, quando aveva iniziato l’apprendistato nella Scuola di figura allora gestita da Nino Perizi e poi nella non facile specialità della calcografia che, sotto la guida di maestri altrettanto eccellenti, la impegnò per circa un decennio. Si direbbe, osservando anche i dipinti di oggi, che la liberazione dalla monocromia delle grafiche continui ad inebriare il suo entusiastico senso del colore, che non può passare inosservato, fin da un primo sguardo, contagiando l’osservatore che diviene immediatamente partecipe dell’emozione – estetica ed esistenziale – che ha indotto l’artista a dar corpo all’opera.

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Festa in campagna

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Paesaggio toscano

OLIVIA SIAUSS Nata a Trieste nel 1939, si dedica alla pittura ed alla grafica dal 1970. Ha iniziato a frequentare nel 1972 i corsi di figura e pittura del prof. Nino Perizi presso il Museo Revoltella di Trieste. Ha studiato e sperimentato le tecniche incisorie e di stampa nel 1976 a Trieste con Marian Kravos e, tra il 1978 ed il 1979 a Saciletto (Udine) presso il Centro Internazionale di Grafica con la guida di Federico Righi e dei proff. Albicocco e Santini di Urbino. Dal 1975 ad oggi ha allestito 36 mostre personali di pittura e grafica in Italia ed all’estero. Ha inoltre partecipato a numerose mostre collettive e di gruppo. Tale attività documentata su varie pubblicazioni, attesta il suo costante impegno nel campo delle arti visive.

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Campo di grano (particolare)