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La soglia del tempo
di MARIANNA ACCERBONI
INAUGURAZIONE SABATO 25 SETTEMBRE ALLE ORE 18
Quante esistenze ha vissuto un artista o un poeta, per raccontare – apparentemente senza motivo e senza sollecitazioni contingenti – vite e atmosfere passate, che odorano di tavole di palcoscenico e di fondali marini, in cui rimarranno per sempre adagiati barche e velieri? È il caso di Silvia Osojnik, pittrice triestina di talento, dalle lontane origini croate e ungheresi, autrice di una pittura avvincente e colta, che magistralmente, nonostante la matrice totalmente autodidatta, sa evocare atmosfere svincolate dal tempo e collocarle nella cornice del sogno.
Appassionata di cultura araba, della metafisica orientale e cristiana, dell’arte gotica e medievale, della pittura di De Chirico, l’artista, dipingendo rigorosamente a olio e facendo uso di abili e istintive velature, compone un mondo morbidamente onirico e simbolico, in cui, nel corso del tempo, alla polvere del circo e del teatro, alla finezza e al ritmo delle composizioni di Pietro Longhi, all’evasiva intensità del gesto di Francis Bacon e al silenzio adagiato del fondo del mare, da cui trae spunto per le sue “visioni”, si va un po’ alla volta sostituendo un’architettura surreale, che si fonda su moduli semplici e allusivi, intrecciata a presenze umane: una pittura abile e sottilmente avvincente, naturalmente ricercata e raffinata, legata ai sofismi d’Oriente, ma nel contempo anche alla cultura del passato remoto d’Europa. Un linguaggio espresso attraverso quelle vibrazioni intense ed evanescenti di luce e di colore, quelle atmosfere incantate e apparentemente cupe, che caratterizzano ancora oggi l’arte del nord est europeo, dall’architettura dei castelli della Baviera all’arte croata contemporanea, alle dense atmosfere magiare, che sembrano materializzare l’evocazione di un sogno mediante un linguaggio composito ma nel contempo elementare e attraverso le quali la Osojnik sa rendere visibile l’invisibile.
BIOGRAFIA Silvia Osojnik, nata a Trieste, è laureata in biologia. Autodidatta, espone dalla fine degli anni 80. In questi anni ha partecipato a numerose collettive in Italia e all’estero: le sue mostre personali più importanti sono state realizzate a Grado, Firenze, Trieste e Graz.