INAUGURAZIONE SABATO 3 OTTOBRE ALLE ORE 18
Le catene del tempo, 2014
Reloaded di Ilaria Dot
Ricaricato, riavviato: si traduce così Reloaded, il termine scelto da Fulvio Dot per dare titolo a questa sua nuova personale. Un vocabolo internazionale che, evocando in modo quasi inconscio il rinnovamento e la tecnologia, ben si presta ad inglobarne la più recente produzione. Ricarichi una pagina web per visualizzarne le modifiche, proprio come Dot “ricarica” i suoi paesaggi per reinterpretarli in chiave sempre nuova. Non è il soggetto delle opere a mutare, ma piuttosto il modo in cui questo viene realizzato: con un diverso apporto di simboli e materia, un cambio nei supporti ed un’evoluzione costante nelle tecniche decorative.
Reloaded è l’ultimo approdo di una ricerca artistica in perenne divenire. Le principali protagoniste sono ancora quelle vedute di Venezia che ne hanno caratterizzato la produzione passata, ma che ora ritornano – rivisitate – alla ribalta come filo conduttore di una duplice sperimentazione. Da una parte c’è il supporto: non più una semplice tela, ma una sovrapposizione di tele, catramate fino a renderle rigide, strappate e, a volte, ricucite. Oppure teli militari, con ganci e fibbie che escono dal quadro per dotarlo di inedite tridimensionalità. Dall’altra parte, il soggetto: una città in bilico tra ieri e domani; tra i simboli di una quotidianità contemporanea e le vesti immutevoli di un passato glorioso. Le vedute del Canal Grande e di altri luoghi emblematici di Venezia appaiono, di fatto, reinterpretate alla luce dell’esperienza e della cifra stilistica di Dot. L’alfabeto della nostra cosiddetta “era 2.0”, fatto di social network, cancelletti e codici a barre, le solca nei giochi di decorazione materica a cui l’artista ci ha ormai abituati. Il pittore monfalconese gioca con i riflessi di acque invisibili ma presenti, riuscendo nella non facile impresa di catturare l’essenza del luogo su di una sottile linea di confine tra il figurativo e l’informale. Prospettive impossibili, sovrapposizione di supporti, e dettagli decorativi sono i tasselli che – come tanti micromondi astratti in cui siamo invitati a perderci – compongono paesaggi che sappiamo riconoscere e al contempo scopriamo di nuovo.
Le architteture così emblematiche della città lagunare sono uguali a se stesse da secoli, ma Fulvio Dot le dipinge adesso: con le inevitabili contraddizioni della contemporaneità e i rischi di un fragile equilibrio tra ciò che era e ciò che è, senza rinunciare ad uno sguardo allarmato su ciò che potrà divenire.
“Reloaded” è la seconda personale con cui il pittore monfalconese riporta le sue opere in Regione dopo le prestigiose esposizioni che l’hanno portato a consolidare il successo internazionale a Grenoble (Francia), in Canada, e presso le fiere d’arte di Shanghai ed Hong Kong.
Ostacolo visivo, 2015
Fulvio Dot è nato a Monfalcone (Go) nel 1956. Diplomato all’istituto Statale d’Arte di Gorizia e successivamente completa il corso di laurea in architettura a Venezia. Inizia ad esporre nel 1976 e tra le sue innumerevoli mostre segnaliamo, negli ultimi anni, quelle in importanti città italiane: Avellino, Barletta, Bolzano, Genova, Parma, Fiesole (Fi) e Milano. E’ stato presente negli “Art expo” di Bologna, Reggio Emilia, Padova e Pordenone. Per un azienda di Verona ha creato una linea di design per complementi d’arredo denominata ” Easy by Fulvio Dot e presentata alle fiere specialistiche di Francoforte, Valencia, Parigi e Milano.
Scritte sui muri, 2015