Apertura Sabato 29 aprile alle ore 18

Un ricordo strappato, 2020
Confronti
Fulvio Dot ritorna ad esporre a Trieste, dopo un anno, in quella che è la Galleria di riferimento: la “Rettori Tribbio”. Propone il confronto fra tre cicli pittorici con soggetti diversi tra loro, ma uniti dalla “visione” dell’artista e da una tecnica pittorica particolare, diventata ormai cifra distintiva dell’opera di Fulvio Dot.
Due dei tre temi proposti sono conosciuti e sviluppati da tempo, seppur rivisti e rivisitati nell’ultimo periodo. Sono i palazzi storici di una Venezia in bilico tra i fasti del passato e le difficoltà del contemporaneo: una serie di lavori che l’artista chiama “Cartoline dal futuro”, una sorta di “saluti” da ciò che saremo con uno sguardo a ciò che, invece, avremmo potuto essere.
Il secondo tema, forse il più vecchio e conosciuto, è “Ellenica”: paesaggi e architetture delle isole greche dove la luce dipinge la materia delle pareti.
Il terzo è il più recente: un ciclo pittorico post pandemico dove la natura e lo spazio sostituiscono manufatti umani “Piccole tracce su bianco”. Tecnicamente si passa, usando un termine fotografico, dal primo piano al campo lungo, sono distese di pioppi e betulle, allineati come tanti soldati a guardia di un campo. Su questo sviluppo pittorico Dot inserisce dei segni grafici in rilievo a modificare la staticità del soggetto e a rendere contemporaneo l’uso di una tecnica più classica. Sono questi segni le “Piccole tracce su bianco”.

Piccole tracce su bianco, quasi un barcode, 2023

Cartoline dal futuro (ducale), 2022

Verso la chora, 2021