Pennellate di sole / 11-24 giugno

APERTURA SABATO 11 GIUGNO, ALLE ORE 17
Mostra collettiva di pittura, grafica e scultura con la partecipazione di 90 artisti.

Espongono:
Gabrio Albrecht, Livia Alfiero, Giovanni Bacchetti, Elena Bandi, Claudia Benedetti, Marinella Bertoch, Fabio Bertoldi, Liliana Biagi, Hansi Boekee, Diana Bosnjak, Michela Bottegaro,
Susanna Bresich, Cristina Brovedani, Ondina Brunetti, Fulvio Caiulo, Luisanna Calamandrei,
Massimo Carli, Alessandro Casale, Giorgio Cattonar, Vincenzo Cechet, Tina Cencic,
Cinzia Cimador, Maria Creglia, Laureen Crossman, Noris Dagostini, Francesca Danese,
Loran G. Dantes, Meriem Delacroix, Giusy Depase, Dorina Deste, Paolo Devidè,
Paula Christina Dew, Gabriella Dipietro, Mariuccia Diviacco, Giancarlo Domeneghetti,
Liubov Drozd, Laura Fabbro, Adriano Fabiani, Tullio Fantuzzi (Artu), Graziella Felician,
Carla Fiocchi, Erna Fossati, Flavia Fragiacomo, Gabriella Frandoli, Carolina Franza,
Annamaria Frisone, Carlo Fritsch, Michela Grassi, Patrizia Grubissa, Laura Grusovin,
Marialuisa Isolani, Ondina Jaconsig, Gianna Lampe, Rosanna Lodolo, Antonietta Lombardo,
Claudio Maiola, Lory Mandricardo, Ever Maraspin, Salvatore Marchese, Claudio Martincic,
Giuliana Martinz, Nadja Moncheri, Livio Mozina, Maria Pia Mucci, Dilva Musizza, Dunja Nedeljkovic, Alejandra Oliva Oliveros, Silvia Osojnik, Paolo Pascutto, Carol Petelin,
Livia Pregarc, Laura Rabbaioli, Valentina Radislovich, Ireneo Ravalico, Claudia Raza, Giuseppe Razza, Loredana Riavini, Neva Riva, Livia Roncalli Stener, Alberto Schettino, Valnea Siega, Vignut, Giuseppe Sirca, Paolo Sirotti, Adilea Stagni, Alberto Strambaci, Marinella Stuper,
Anna Vidmar, Villibossi, Serena Vivoda, Pierpaolo Vouk, Lodovico Zabotto, Ennio Zangrando,
Bruna Zazinovich, Antares Zoff, Serena Zors, Angelo Zorzet

Giorgio Rutter / 28 maggio – 10 giugno

APERTURA SABATO 28 MAGGIO ORE 17

UN FINE – DUE VISIONI
Il fine che influisce nei suoi quadri, è il risultato di un percorso dedicato al tema caro di tutta la sua vita: “LA CASA”.
La sua professione di disegnatore e progettista lo ha portato ad utilizzare il disegno come strumento compositivo, dove la prima visione è il rapporto tra le masse volumetriche e la loro
costruzione che genera nelle sue opere pittoriche una rispondenza tra equilibri e misura. A questo geometrismo subentra il colore, con cui l’artista sperimenta il bilanciamento delle tinte nei diversi campi del disegno e le sue derivanti suggestioni
cromatiche. La seconda “visione” si confronta meno con l’astrazione e di più con la realtà che ci circonda.
Il paesaggio della città di Trieste viene restituito anche dall’alto, dove il visitatore apprende scorci della città e strutture industriali dismesse. Visioni di punti di vista forse un po’ inedite e curiose.
Valentina e Erika Rutter

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GIORGIO RUTTER nasce a Trieste nel 1932; consegue il diploma di maturità al liceo artistico di Venezia dove apprende le tecniche del disegno e della pittura. Opera successivamente nella sua città in diversi studi di ingegneria ed architettura con attività di progettazione edile e arredamento d’interni. Parallelamente al suo lavoro e anche successivamente, coltiverà e affinerà la sua ricerca compositiva in un personale percorso figurativo molto legato al proprio mestiere, restando attivo in numerose mostre collettive e personali a Trieste e in regione.

Giuseppe Razza / 14 – 27 maggio

La mamma veglia

La mamma veglia

APERTURA SABATO 14 MAGGIO, ORE 18
Presentazione di Gabriella Dipietro

Animali grandi amici
“Gli animali sono creature di questa terra. Sono esseri viventi che hanno capacità di amare e di soffrire, e quindi dobbiamo trattarli proprio come fratelli, come fratelli minori”. Parole intense della scienziata Margherita Hack che, con la sua innata semplicità e umanità, si è personalmente spesa per la condivisione della conoscenza secondo una cultura etica, nel rispetto di tutte le specie.
Giuseppe Razza interpreta pienamente questo spirito, in una mostra interamente dedicata al mondo animale. Una rappresentazione chiara e precisa, la sua; una pittura che parla direttamente al cuore, grazie al sorprendente realismo poetico che si fonde
armoniosamente sulla tela con colpi di colore vivaci e intensi, e con toni chiaroscurali sorprendentemente delicati e sfumati ad arte. Palese l’emozione e l’amore per la natura che lui stesso ha raccolto nella sua esperienza di vita, a partire dall’infanzia, passata nelle splendide campagne istriane a contatto con un mondo naturale fatto di erba, di fiori, di animali lasciati liberi all’aria aperta. Con spiccata sensibilità pittorica, Razza sembra entri direttamente in contatto con l’anima degli animali che dipinge, celebrandone virtù che noi abbiamo perduto e che, forse, ci sono ormai irrimediabilmente precluse, ma lo fa in punta di pennello, mantenendo sempre quel riguardo e quelle idee di indipendenza e rispetto per specie diverse con le quali condividiamo la nostra vita e il nostro pianeta. Come per le sue precedenti esposizioni, riconosciamo l’attenzione dell’artista per la paesaggistica, in questo caso, ambientazioni naturali incontaminate, che tratta con tocchi raffinati e pennellate esperte. Animali amici quindi, anzi, grandi amici, cui l’artista, con il desiderio di fornire il proprio personale sostegno, desidera dedicare l’intero ricavato dalla vendita delle opere, donandolo all’associazione Disabilandia di Rovigo, una casa-famiglia che si occupa attivamente di assistenza a gatti con storie di disabilità e maltrattamenti, abbandoni e problemi di salute.
Gabriella Dipietro

Koala

Koala

L'allegra compagnia

L’allegra compagnia

I Due a-mici

I Due a-mici