29 marzo – 11 aprile 2025

Laura Fabbro
Una naturale bellezza

Inaugurazione sabato 29 marzo 2025 alle ore 18, con la presentazione di Gabriella Dipietro

Tramonto in Sacchetta, olio su tela 60×50 cm

Mirabili nature morte, fiori, paesaggi marini, aggraziate raffigurazioni femminili… l’artista triestina Laura Fabbro con delicata meticolosità e impeccabile tecnica, coglie l’intrinseca bellezza dei suoi soggetti, rendendo possibile far percepire aspetti quasi invisibili spesso sfuggenti del reale.
Non è certo difficile immaginare la cura che la pittrice mette nella realizzazione delle nitide immagini, a cui dona plasticità e reattività ai riflessi della luce.
Con pennellate fluide ed eleganti, Laura Fabbro porta in ciascuna opera quel calore, quella tranquillità d’un dipingere puro che s’ammira sempre volentieri, e che diventa rifugio ed evasione dalla realtà che ci circonda, perennemente instabile e mutevole. Un linguaggio narrativo genuino, che ispira un senso di quiete e richiama un mondo di rinnovata innocenza.

Composizione di frutta, olio su tela 40×40 cm


La pittura liscia e tornita fatta con tecniche tradizionali ad olio su tela o su supporti lignei, i soggetti senza difetti, distillati e puliti da ogni traccia di organicità, sono dipinti con un candore che rende viva e immortale anche la natura “morta”, rendendosi piacevole evocazione di rari attimi perfetti privati da ogni sgradevole rumore.
Una vera e propria gioia degli occhi riuscire ancora a meravigliarsi, in questa odierna epoca, per una bellezza che, a ben guardare, non si nasconde da nessuna parte: è ovunque nelle opere di questa pittrice.
Gabriella Dipietro

Bocciolo, olio su cartone telato 40x30cm
Gabbiano solitario, olio su tela 50×40 cm
Girasoli, olio su tela 60×50 cm
Pensieri, olio su tela 90×60 cm
Fiori di maggio, olio su tela 30×40 cm

1-14 marzo 2025

Johan Velasco
Metamorphosis – Art exhibition 3D

Inaugurazione sabato 1 marzo 2025 alle ore 18 con un intervento critico di Gabriella Dipietro

Metamorphosis 1

Quando osservo le opere di questo artista mi viene in mente Ovidio: e nulla perisce nell’immenso universo ma ogni cosa cambia e assume un aspetto nuovo (da «Le metamorfosi»).
Johan Stevens Chicue Velasco è nato a Caracas (Venezuela), ed è vissuto prima in Colombia e di seguito in Italia. La prima formazione artistica, ci tiene a precisare, l’ha ricevuta dalla madre, abile ceramista in oggetti ornamentali.
Nella sua Arte la metamorfosi assume più chiavi di lettura: l’ispirazione nasce in primis dal recupero creativo di materiali, come se Velasco riuscisse ad ascoltare la silente preghiera di oggetti dismessi che non vogliono essere scordati, quasi portassero ancora interiormente la memoria delle persone con le quali hanno vissuto una quotidianità. Legno, ferro, bicchieri o bottiglie, tessuti, a volte pellame, si trasformano per creare, anche attraverso l’uso di colori e colle, realizzazioni dagli effetti visivi unici e sorprendenti.
Manufatti salvati, redenti, rinascono inaspettatamente in un non-luogo eccentrico, un universo parallelo anacronistico che fluttua fra antico e moderno, in una sorta di realizzazione che richiama lo stile steam punk.
Velasco non segue schemi rigidi. Estrae dal suo inconscio immagini, sensazioni, che egli trasfonde in realizzazioni in bilico tra pittura e scultura, riuscendo a spiazzare gli ignari spettatori proiettati in un mondo in continua evoluzione che tende, per inevitabile gravità, a tramutarsi in un fatale specchio delle inquietudini contemporanee dell’essere umano.
Gabriella Dipietro

Metamorphosis 2
Metamorphosis 3

1-14 febbraio 2025

Liberia Gracco
Il respiro del mondo

Inaugurazione sabato 1 febbraio 2025 alle ore 18, con un intervento critico di Gabriella Dipietro

Nel prato

Andare oltre, verso paesaggi sconosciuti dove tutto sembra infinito. Non c’è stanchezza, non c’è timore, solo dolci colline arrotondate dal tempo, cieli accattivanti e sereni, acque pacifiche a volte giocosamente capricciose, vellutati prati fioriti.
Definire solo “artista” Liberia Gracco è riduttivo: viaggiatrice per passione, fotografa, pittrice e
scultrice, scrittrice dell’anima.
Di origine triestina è fondamentalmente autodidatta. Il suo mondo creativo prende spunto dalla
realtà che ricostruisce con soffici tocchi in punta di pennello per realizzare spazi personali,
percezioni sospese di morbidi volumi in composizioni sempre equilibrate e armoniose.
È facile innamorarsi dei suoi dipinti, immersi in una sorta di piacevole catarsi che ti proietta dentro il quadro al primo sguardo, pronto a scoprire, accarezzare, annusare, godere di un privilegio insperato che ti libera improvvisamente della quotidianità invitandoti a seguire percorsi quieti e riparati… ascoltando il “respiro del mondo”.
Ha al suo attivo numerose mostre collettive. Del 2019 è la sua personale Orizzonti a Napoli; nel febbraio 2020 allestisce Orizzonti presso la Galleria Rettori Tribbio di Trieste, dove presenta, inoltre, il suo libro di poesie Segni di Sabbia. Il suo lavoro è storicizzato sul Catalogo dell’Arte Moderna Italiana (CAM) n. 57 e n. 58, Editoriale Giorgio Mondadori.
Gabriella Dipietro

Vette riflesse
Altipiani
Colori sul fiume

www.liberiagracco.it