1-14 febbraio 2025

Liberia Gracco
Il respiro del mondo

Inaugurazione sabato 1 febbraio 2025 alle ore 18, con un intervento critico di Gabriella Dipietro

Nel prato

Andare oltre, verso paesaggi sconosciuti dove tutto sembra infinito. Non c’è stanchezza, non c’è timore, solo dolci colline arrotondate dal tempo, cieli accattivanti e sereni, acque pacifiche a volte giocosamente capricciose, vellutati prati fioriti.
Definire solo “artista” Liberia Gracco è riduttivo: viaggiatrice per passione, fotografa, pittrice e
scultrice, scrittrice dell’anima.
Di origine triestina è fondamentalmente autodidatta. Il suo mondo creativo prende spunto dalla
realtà che ricostruisce con soffici tocchi in punta di pennello per realizzare spazi personali,
percezioni sospese di morbidi volumi in composizioni sempre equilibrate e armoniose.
È facile innamorarsi dei suoi dipinti, immersi in una sorta di piacevole catarsi che ti proietta dentro il quadro al primo sguardo, pronto a scoprire, accarezzare, annusare, godere di un privilegio insperato che ti libera improvvisamente della quotidianità invitandoti a seguire percorsi quieti e riparati… ascoltando il “respiro del mondo”.
Ha al suo attivo numerose mostre collettive. Del 2019 è la sua personale Orizzonti a Napoli; nel febbraio 2020 allestisce Orizzonti presso la Galleria Rettori Tribbio di Trieste, dove presenta, inoltre, il suo libro di poesie Segni di Sabbia. Il suo lavoro è storicizzato sul Catalogo dell’Arte Moderna Italiana (CAM) n. 57 e n. 58, Editoriale Giorgio Mondadori.
Gabriella Dipietro

Vette riflesse
Altipiani
Colori sul fiume

www.liberiagracco.it

16 – 29 novembre 2024

Giuliana Griselli
Dipinti nel tempo

Inaugurazione sabato 16 novembre 2024 alle ore 18, con l’introduzione critica di Marianna Accerboni

Dotata di un limpido immaginario,Giuliana Griselli, pittrice, architetto e raffinata designer, compone con gesto immediato e sicuro vedute di mare e di terra intrise di luce e pervase da un senso di gioia sottile e di armoniosa condivisione della natura.
Marianna Accerboni

2-15 novembre 2024

Pinkerton
Resilience

Inaugurazione sabato 2 novembre alle ore 18
Introduzione critica di Gabriella Dipietro

The knot of Pinkerton

Il mondo di Pinkerton
Chi è, perché non si palesa? Perché nascondersi dietro lo pseudonimo di un protagonista ritenuto dai più un traditore?
Mi si affacciano alla mente riflessioni che convergono sul quadro ipnotico di Dorian Grey,che mette a nudo, in un diabolico gioco di riflessi, la parte interiore del protagonista e non l’apparenza. Uno specchio che tradisce, sì, proprio come Pinkerton, e l’Arte diventa un pericoloso affascinante riflesso delle gioie, del dolore, delle paure.
“Questa è la mia storia, questo sono io! – spiega l’artista – Io che esplodo, che attraverso la pittura rompo i cancelli della riservatezza, del pudore, dell’intimità e svelo tutto ciò che non si può mostrare… tradendo me stesso. Pinkerton non è razionalità, bensì istinto primordiale, perdita di controllo.” 
Sembrano urlare le opere di questo artista, che non vuole apparire e paradossalmente si rivela quasi fin troppo.
L’esposizione segue un percorso ideale che comincia con la presentazione di tele di forte impatto da titoli evocativi come “The Hell” o “The crash”, che raccontano di una penetrante determinazione, di grinta e tenacia, che caratterizzano pure le opere successive, seppure con connotati e interpretazioni diversi.
Silenzi e suoni, trasparenze e materia, tinte plasmate, spatolate senza esitazione, laddove potenti concrezioni, a volte, vogliono raggiungerti e avvolgerti pericolosamente… e poco dopo, con dolcezza e passione, possono accarezzarti morbide e suadenti come guanti di velluto.
L’intenso messaggio di questo pittore alla sua prima mostra personale è che dagli inferi si può uscire, bisogna volersi bene, tenere a bada i propri demoni, cercare di riappropriarsi della propria vita.
Benvenuti nel mondo di Pinkerton.

Gabriella Dipietro

The Hell