Arte in Festa 2022 / 10-30 dicembre

Apertura sabato 10 dicembre alle ore 17.
Presentazione di Gabriella Dipietro alle ore 18.

Mostra collettiva di pittura, scultura e grafica che comprende opere realizzate da un centinaio di artisti.

ELENCO PARTECIPANTI
Oscar Agnoletto, Livia Alfiero, Giovanni Bacchetti, Marinella Bertoch, Leandro Bigontina, Samantha Blank, Gaby Bon, Giulia Bon, Susanna Bresich, Ondina Brunetti, Davide Bruni, Luigi Buonocore, Fulvio Caiulo, Luisanna Calamandrei, Lucia Castello, Giorgio Cattonar, Vincenzo Cechet, Tiziana Chard, Odilia Egle Ciacchi, Cinzia Cimador, Maria Creglia, Noris Dagostini, Loran G. Dantes, Bruna Daus, Giancarlo De Alti, Grazia Dei Rossi, Annamaria Deschmann, Paolo Devidè, Paula Christina Dew, Franca Di Lullo, Gabriella Dipietro, Mariuccia Diviacco, Giancarlo Domeneghetti, Liubov Drozd, Laura Fabbro, Adriano Fabiani, Tullio Fantuzzi (Artu), Graziella Felician, Massimo Ferluga, Carla Fiocchi, Erna Fossati, Flavia Fragiacomo, Alessandra Gasperini, Isabella Goio, Liberia Gracco, Michela Grassi, Laura Grusovin, Mania Iliogiannaki, Marialuisa Isolani, Claudio Iurin, Ondina Jaconsig, Monica Kirchmayr, Veronika Konecna, Gianna Lampe, Rosanna Lodolo, Antonietta Lombardo, Elena Lyashenko, Lory Mandricardo, Ever Maraspin, Salvatore Marchese, Claudio Martincic, Mario Michelini, Maria Pia Mucci, Dilva Musizza, Marina Mytnik, Marco Novak, Marinella Nurchis, Alejandra Oliva Oliveros, Silvia Osojnik, Eugenio Pancrazi, Maria Pancrazi, Paolo Pascutto, Paolo Pestelli, Carol Petelin, Fosca Pollastrelli, Teresa Potocco, Pino Rasile, Ireneo Ravalico, Claudia Raza, Loredana Riavini, Livia Roncalli Stener, Gioiana Salvaneschi, Alberto Schettino, Luisa Scotti, Ambra Sibilio, Valnea Siega Vignut, Paolo Sirotti, Adilea Stagni, Alberto Strambaci, Giuliana Esmeralda Stuparich, Rossella Titz, Anna Vidmar, Villibossi, Serena Vivoda, Pierpaolo Vouk, Lodovico Zabotto, Ennio Zangrando, Bruna Zazinovich, Antares Zoff, Serena Zors, Angelo Zorzet.

Vincenzo Cechet / 26 novembre
12 dicembre

APERTURA SABATO 26 NOVEMBRE ALLE ORE 17
Presentazione di Caterina Sandrelli

Cocktail

Cocktail


Camminando…

La natura, nei suoi molteplici scorci e nei suoi innumerevoli orizzonti di spazio e di tempo è da sempre uno dei soggetti più amati da Cechet, che instancabilmente la ritrae attraverso una grandissima varietà di linguaggio. Acquerelli, tempere, olii, pastelli, disegni a grafite rivelano squarci di paesaggio carsico dai mille colori, a seconda del variare della luce e delle stagioni. Ecco che accanto alla maestosità di un sommaco dal tipico rosso autunnale, o alle assolate marine dai blu cobalto fino agli azzurri più chiari, si possono trovare le delicatissime dissolvenze della campagna immersa nella luce chiara del mattino (“Al risveglio”) o le pennellate corpose di un silenzioso paesaggio invernale (“Prima neve”).Sensibilità naturalistica, quindi, e una sorta di tenerezza per quei particolari di foglie, rami, sassi, fiori, sentieri che si perdono nell’ombra dei boschi come sequenze di una passeggiata nella Bellezza.
Negli ultimi anni la sua ricerca artistica si è spinta al di là delle categorie di pittura figurativa e astratta per accogliere le più diverse suggestioni creative: da qui nascono la serie delle composizioni geometriche dei paesaggi urbani, dai colori puri, alcuni cesellati come moderne vetrate, oppure le tele più astratte, dalle ondulazioni cromatiche accese. Infine, sempre nella direzione della continua ricerca e dello sperimentare “con coraggio” nuove strade, un trittico verticale in cui appare una figura femminile, immagine dell’Amore che accompagna la vita.
Caterina Sandrelli

Autunno

Autunno

Carso

Carso

Vincenzo Cechet
Nato a Trieste, classe ‘68, vive e lavora ad Opicina. Attivo da oltre trent’anni nella vita artistica locale, nazionale ed europea, partecipa alle più importanti rassegne artistiche del panorama culturale contemporaneo, sia a livello personale che collettivo. Presente in riviste, quotidiani e libri d’arte, nonché attraverso nu-merose opere realizzate in edifici pubblici e privati, trompe-l’oeil, sfondi e ambientazioni.

Notturna

Notturna

Trasparenze

Trasparenze

Prima Neve

Prima Neve

Il fiume

Il fiume

Gianna Lampe / 12-25 novembre

Rose bianche - olio su tela 60x50

Rose bianche – olio su tela 60×50

APERTURA SABATO 12 NOVEMBRE ALLE ORE 18
PRESENTAZIONE DI MARIANNA ACCERBONI

Gianna Lampe. Il ritratto

Nella sua pittura e nel disegno Gianna Lampe si appella a un linguaggio espressionista che, pur nell’impeto liberatorio proprio della gestualità di questa tendenza, sa equilibrare con misura.
In questa mostra, in apparenza lieve ma nel contempo intensa, l’artista fa scorrere attraverso la difficile arte del ritratto e in parte del paesaggio, tutta la sua vita, i suoi affetti e le vibrazioni del suo animo, intessuti di una sottile tenerezza ma anche di riservatezza. Sono oli e tempere realizzati dal 1987 a oggi, che delineano anche l’evoluzione del suo linguaggio, dotato agli inizi di una vis espressiva molto libera e tendente all’essenzialità del segno e delle forme, ma ricomposto dall’artista con il passare degli anni in ambiti più definiti e aderenti al reale.
Come in un racconto illustrato, Lampe ripercorre la sua vita, da quando non aveva ancora due anni: ed eccola in un olio in cui si ritrae a Bagnoli, nei pressi del torrente Rosandra con la madre e i fratelli bambini, immagini cui fanno seguito i ritratti dei suoi genitori da piccolissimi e di alcune amiche che hanno custodito le sue confidenze. Ed ecco infine, tra gli altri, alcuni dirigenti della ditta Parisi, dove Gianna ha lavorato con soddisfazione tutta la vita, e un ritratto davvero notevole di un illustre studioso muggesano, il professor Giuseppe Cuscito.
In queste sequenze ricche di velato sentimento Lampe affresca anche il sentire di un’epoca con delle presenze molto interessanti come quelle appunto di alcuni membri del comparto dirigenziale della storica casa di spedizioni triestina, tra cui un personaggio con gli occhi azzurri che sembra uscito dalla penna di uno scrittore neorealista. Sguardi, espressioni, sentimenti che raccontano e interpretano anche quella cultura a metà strada tra la venezianità di Muggia e l’atmosfera mitteleuropea che pervade spesso Trieste.
Una pennellata agile ed efficace quella di Lampe, che descrive ma nello stesso tempo interpreta l’animo delle persone, cimentandosi nell’arte del ritratto, che proprio per questo è la più difficile da affrontare e che la pittrice approccia partendo spesso da scatti fotografici estemporanei da lei stessa realizzati per incedere quindi sulla tela attraverso tocchi repentini di colore. Perchè il linguaggio espressionista è un’attitudine a indagare l’animo delle persone, a compiere un lavoro introspettivo rivolto agli altri ma nel contempo anche a se stessi con la capacità di intridere i volti e la fisicità dei soggetti di una luce discreta, che però gradualmente ti abbaglia in modo sottile perchè tende alla verità.
Marianna Accerboni     

Autoritratto con abito a fiori

Autoritratto con abito a fiori

Gianna da piccola

Gianna da piccola

Mio fratello Sergio

Mio fratello Sergio

Rose bianche - olio su tela

Rose bianche – olio su tela

Gianna Lampe è nata a Muggia, dove vive e opera. Ha soggiornato per due anni in giovane età a Monaco di Baviera, dove ha frequentato il corso di ritratto all’Università Popolare della capitale bavarese e visitato i ricchi musei e le importanti pinacoteche della città, scoprendo la pittura espressionista con gli intensi accenti cromatici e la forte valenza del segno che l’hanno caratterizzata. Rientrata a Trieste, ha seguito per molti anni i corsi di Figura al Museo Revoltella sotto la guida del pittore Nino Perizi e la Scuola libera dell’Acquaforte sotto la guida di Mirella Schott Sbisà. In seguito ha frequentato lo studio del pittore Paolo Cervi Kervischer e la Scuola del Vedere diretta da Donatella Surian, nel cui ambito ha seguito i corsi dei maestri Claudio Mario Feruglio e Antonio Sofianopulo. Espone dal 1990 ed ha al suo attivo la partecipazione a numerose mostre collettive e 12 personali. È presente nel Dizionario degli Artisti di Trieste, dell’Isontino, dell’Istria e della Dalmazia dal 1996. Quest’estate, nell’ambito del concorso internazionale “Il più bel paesaggio del mondo”, svoltosi al Magazzino 26 del Porto Vecchio di Trieste, è stata segnalata l’opera “Val Rosandra” che ha ottenuto il plauso della giuria.

Il signor Edgar Metz

Il signor Edgar Metz

In Val Rosandra

In Val Rosandra

La mia famiglia in Val Rosandra

La mia famiglia in Val Rosandra

Mia mamma da piccola

Mia mamma da piccola