Amare il mare / 2-15 ottobre

Apertura sabato 2 ottobre 2021 dalle ore 17
Presentazione di Gabriella Dipietro,

La rassegna collettiva di pittura comprende opere incentrate sul mare, realizzate da 80 artisti.

Espongono:
Gabrio Albrecht, Livia Alfiero, Sandro Apa, Elena Bandi, Marinella Bertoch, Fabio Bertoldi, Leandro Bigontina, Hansi Boekee, Gaby Bon, Diana Bosnjak, Michela Bottegaro, Fulvio Caiulo, Alessandro Calligaris, Alessia Casali, Lucia Castello, Giorgio Cattonar, Vincenzo Cechet, Barbara Cenni, Tiziana Chard, Cinzia Cimador, Walter Colomban, Maria Creglia, Noris Dagostini, Francesca Danese, Giusy Depase, Dorina Deste, Franca Di Lullo, Gabriella Dipietro, Mariuccia Diviacco, Giancarlo Domeneghetti, Liubov Drozd, Laura Fabbro, Adriano Fabiani, Massimo Ferluga, Boris Fernetich, Carla Fiocchi, Luigi Forgini, Erna Fossati, Flavia Fragiacomo, Gabriella Frandoli, Carolina Franza, Annamaria Frisone, Rossella Ghigliotti, Flavio Girolomini, Liberia Gracco, Laura Grusovin, Marialuisa Isolani, Claudio Iurin, Antonietta Lombardo, Claudio Maiola, Lory Mandricardo, Ever Maraspin, Nada Marsich, Claudio Martincic, Roberto Micol, Rosanna Monaro, Livio Možina, Maria Pia Mucci, Dilva Musizza, Marinella Nurchis, Gabriella Pahor, Eugenio Pancrazi, Maria Pancrazi, Fabrizio Paoli, Maria Parovel, Paolo Pascutto, Megi Pepeu, Fosca Pollastrelli, Diego Polli, Livia Pregarc, Laura Rabbaioli, Ireneo Ravalico, Claudia Raza, Loredana Riavini, Roberta Rosani, Gioiana Salvaneschi, Barbara Schreiber, Eda Scrigner Zucchi, Ambra Sibilio, Valnea Siega Vignut, Adilea Stagni, Marijana Stevic, Adriana Stor, Marinella Stuper, Nicoletta Tofful ,Serena Vivoda, Pierpaolo Vouk, Lodovico Zabotto, Ennio Zangrando, Bruna Zazinovich, Viviana Zinetti, Angelo Zorzet

Gian Carlo Domeneghetti
18 settembre – 1 ottobre

From Russia Whith Love

From Russia Whith Love

Apertura sabato 18 settembre 2021 alle ore 17.
Presentazione di Gabriella Dipietro

IL SENSO DEL REALE

Un realismo estremo, uno stile chiaro, immediato, brillante di riflessi e soffuso di delicate velature, risultato di anni di studio e di pratica instancabile. Queste sono le caratteristiche che connotano le opere di Gian Carlo Domeneghetti. Questo è “Dom”, pseudonimo con il quale si firma da sempre.
La sua personale natura è precisa e, unita ad un costante desiderio di andare oltre il reale, traspare ad ogni tocco di pennello, consentendo ai sensi dell’ignaro osservatore di addentrarsi in una strada segnata dalla fascinazione percettiva, catturato inconsapevolmente dalla minuziosa attenzione per i giochi di luce ed ombra, dal realismo lenticolare dei particolari, dalle precise scelte tecniche e formali, dalla capacità di creare immagini che paiono fotografie sì… ma fotografie dell’anima.
Autodidatta, questo artista si esprime in liriche immagini di inesorabile bellezza. Siano esse figure femminili, nature morte, paesaggi, fiori o le sue famose “maschere veneziane”, tutte vengono definite con grande eleganza e sensualità, rendendo questi suoi dipinti di altissimo livello estetico.
La realtà si fonde con la pittura per creare un nuovo reale che, a volte, rimanda ad immagini cinematografiche d’autore, in cui la figura estraniata da un contesto più ampio, emerge attraverso le sue caratteristiche più intime.
Nulla viene lasciato al caso, dal taglio squisitamente fotografico, alla ricerca dell’immediatezza e della freschezza dell’immagine, laddove gli sguardi ed i corpi delle sue donne ammaliano come quelle di sirene capaci di rapire i nostri sensi, gli scorci paesaggistici sono momenti di vissuto da cui si evince un intenso ed intimo rapporto con i luoghi di una vita, i fiori incantano per le provocanti sensuali trasparenze.
Queste opere sono il punto di vista di Gian Carlo Domeneghetti, sono la sua realtà tradotta in pittura, un iperrealismo senza presunzione, che nulla toglie alla magia e alla suggestione delle opere, perché in esse si avverte la commozione umana ed estetica del pittore che desidera raccontare una storia, un’emozione, una parte della sua anima.
Un artista che è un poeta delle immagini, perché queste rappresentazioni acquistano una nuova simbologia, fatta di una perfezione non toccata dalla caducità della vita, un’astrazione del reale che contrasta con l’inesorabile ciclo vitale, che solo l’Arte, una buona Arte, ha il potere di modificare.

Un sorriso da Djerba

Un sorriso da Djerba

Ikebana composizione

Ikebana composizione

Gian Carlo Domeneghetti, in arte “Dom”, nasce a Novara da genitori veneti. Dimostra sin da giovane la sua propensione per il disegno e la pittura, dapprima dedicandosi alla tecnica dell’acquarello, delle tempere e delle chine, per poi sondare le molteplici potenzialità della pittura ad olio, adottando uno stile di matrice iperrealista molto personale.
Artista autodidatta, nel corso degli anni ha partecipato a numerose manifestazioni artistiche e concorsi in Italia e all’estero, ottenendo numerosi riconoscimenti, premi, medaglie e diplomi al merito, come ben pochi altri artisti regionali possono vantare. Al suo attivo, più di cinquanta mostre personali ed oltre 200 esposizioni collettive, ed il suo nome è presente in diverse edizioni di quotate riviste e dizionari artistici.
Con questa mostra alla Galleria Rettori Tribbio, celebra l’importante traguardo di 55 anni di lunga e proficua carriera artistica.
Gabriella Dipietro

Trieste, tetti e lanterna

Trieste, tetti e lanterna

Rose

Rose

Atelier Možina 2021
12a Mostra degli allievi

Sull’onda delle emozioni

Diversi studiosi si sono interessati all’inter­pretazione delle opere d’arte ed alla creati­vità artistica ad esse connessa, condivi­dendo che gli artisti, tramite le loro realiz­zazioni, riescono a trasmettere ai fruitori fantasie, conflitti ed emozioni profonde, molto spesso represse. Provate a ripensare ad un dipinto che, appena guardato, vi ha fatto provare una forte e incontrollabile sensazione. Gioia, pace o turbamento che sia, sono i medesimi sentimenti che ha pro­vato il pittore stesso all’atto della conce­zione dell’opera e che, adesso, fluiscono in una sorta di transfert nella vostra mente.
L’artista sente nel cuore, nella mente, nelle dita, il colore che diventa forza creatrice rendendo concreto il suo mondo interiore.
Ma il colore bisogna saperlo utilizzare, è necessario conoscerne i segreti, compren­dere tecniche e indagare sulle svariate pos­sibilità stilistiche, per ottenere un effetto che altrimenti risulterebbe poco più che mediocre.
E qui entra in gioco l’Atelier dello stimato pittore Livio Možina che, in questi dodici anni di ininterrotta attività, si è dimostrato l’ambiente ideale per la formazione e l’aggiornamento di un flusso continuo e variegato di artisti. Una fucina di nuovi talenti senza limiti di età, cui Možina dedica la sua ampia conoscenza sull’analisi espres­siva del colore e della composizione come essenziale manifestazione poetica.
Questa nuova mostra dell’Atelier, è la piena dimostrazione degli ottimi risultati ottenuti da ognuno dei partecipanti, che hanno dato, ciascuno secondo il proprio personale sentire, la reale possibilità ai loro pensieri di volare, diventando, per chi li guarda con attenzione e sentimento, una sorgente di emozione, che si propaga nel tempo e nello spazio… come una benevola onda pulsante di pura energia.
Gabriella Dipietro

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