Bonifacio / Di Gregoli / Iurin
Marottoli / Staurini / 2-15 novembre

INAUGURAZIONE SABATO 2 NOVEMBRE ALLE ORE 18

Tutti i colori del reale di Walter Chiereghin

“Iperrealismo” è la parola che viene spontanea alle labbra osservando la pittura declinata in cinque varianti, a prima vista impercettibili, da Paolo Bonifacio, Antonio Di Gregoli, Claudio Iurin, Ida Marottoli e Carlo Staurini. Poi, osservando meglio, si comprende come la definizione del movimento artistico importato qui dall’America quaranta e più anni fa, non riesca a contenere tutto il microcosmo della produzione di questi autori, accomunati dal condiviso apprendistato della scuola di Livio Možina che, con crescente successo, forma pittori di ogni età nel suo atelier, presso la Galleria Rettori Tribbio, non casualmente sede anche di questa collettiva per più versi pregna d’interesse.
È opportuno considerare con circospezione il termine iperrealista, non perché il lavoro di questi autori non si rifaccia ad alcune tecniche fatte proprie dal movimento sorto negli USA, prima tra tutte l’utilizzo della fotografia come dato visivo di partenza per l’elaborazione dell’immagine, ma semplicemente perché il realismo cui sembrano ispirarsi affonda le sue radici in un territorio che è assai più vasto, al punto da includere alcune delle pagine più luminose della nostra storia dell’arte, a partire dal Quattrocento e dal Rinascimento, e poi via, fino ad arrivare al Novecento, agli esiti del Realismo, del Realismo magico, del Neorealismo, cioè a dire di tutti quei movimenti e correnti artistiche che nel corso di secoli di storia si sono ispirati all’esigenza di raffigurare il reale, consacrando a questo lavoro di riproduzione dell’oggetto un’inesausta ricerca formale che a volte accentuava altre volte sfumava la propria pretesa di rappresentazione “oggettiva” della realtà. Continua a leggere