Atelier Možina / 24 agosto – 6 settembre

Mostra di fine d’anno accademico 2012/13 degli allievi del pittore Livio Možina

INAUGURAZIONE SABATO 24 AGOSTO ALLE ORE 18.

L’esprit del colore e dell’amicizia di Marianna Accerboni
Il colore e la luce rappresentano il fil rouge di questa piacevole rassegna, la quale dimostra ancora una volta di più quanto l’amore per l’arte sia radicato nella nostra città, che certamente compendia l’assenza in loco di un’Accademia di Belle Arti con l’appassionato interesse con cui artisti in erba e non, di tutte le età, amano perfezionarsi in ambito pittorico.
In mostra sono esposte più di una sessantina di opere di gusto figurativo, realizzate quasi tutte a olio, ognuna delle quali rappresenta il quadro simbolo tra le molte realizzate nell’anno accademico 2012/ 13 da 61 dei 72 allievi del corso che il pittore Možina tiene in Galleria. A tal proposito va sottolineato che il numero dei partecipanti – la più giovane ha 14 anni, il più maturo 74 – aumenta con carattere esponenziale poichè nel 2012  la collettiva finale proponeva, su 64 partecipanti al corso, le opere di 58 pittori, contro i 46 del 2011 e i 34 del 2010: una scuola dunque  in ascesa per il numero di allievi e l’interesse che suscita in una città come Trieste, protesa da sempre, per antica tradizione, verso le arti. I temi prediletti rimangono anche quest’anno il ritratto, la danza, la figura umana, il mondo animale e vegetale e il paesaggio. Continua a leggere

Atelier Možina 2012 / 25 agosto – 7 settembre

Colore e luce
di Marianna Accerboni

INAUGURAZIONE SABATO 25 AGOSTO ALLE ORE 18. 00

La passione per l’arte come antidoto ai tempi duri in cui viviamo rappresenta assieme al talento e al paziente amore per l’insegnamento, la chiave del successo dell’Atelier didattico che il pittore iperrealista Livio Možina tiene ormai da anni alla Galleria Rettori. Il numero degli allievi aumenta con carattere esponenziale: quest’anno infatti la collettiva finale propone, su 64 partecipanti al corso, le opere di 58 pittori, contro i 46 del 2011 e i 34 del 2010: una scuola in ascesa per il numero di allievi e l’interesse che suscita in una città come Trieste, protesa da sempre, per antica tradizione, verso le arti, ma priva di un’Accademia istituzionale.
Un’altra delle doti del maestro è per altro quella di lasciare gli allievi, pur nell’ambito di una didattica attenta, completamente liberi d’agire per quanto riguarda il tema trattato, che in mostra oscilla dalla figura umana con nudi e ritratti, al paesaggio, soprattutto marine, alla natura morta, alle scene di maniera e ai mestieri.
Aperto ad appassionati di tutte le età, l’Atelier Možina educa l’artista con molta cura e attenzione: con un minimo comun denominatore, il quale, oltre alla passione e all’intuizione psicologica che caratterizza la natura dell’insegnante, è rappresentato dall’ineffabile capacità da parte di Možina di far scaturire nei dipinti dei propri discepoli un ricco e vivace cromatismo intriso di luce: elemento fondamentale, quest’ultimo, nell’arte di ogni tempo, da quella del grande Vermeer ai virtuosismi luministici della Scuola veneta, alla pittura en plein air degli Impressionisti, per arrivare alle avanguardie del primo Novecento, da Picasso a Braque, all’Orfismo di Robert Delaunay, e al light design e alla Light Art contemporanei.
Ma la luce certamente scaturisce anche dalla predilezione del Maestro per l’iperrealismo, movimento vicino al linguaggio della Nuova Oggettività, che, dall’accentuazione dei contrasti cromatici e dall’analisi del particolare, fa nascere l’evidenza luministica; mentre un’altra caratteristica della didattica dell’Atelier Možina consiste nel cercare d’intuire immediatamente le singole personalità di ciascun allievo, riuscendo ad adattare un insegnamento fatto di precisione e fantasia a ognuno di essi, caso per caso, e invitandoli nel contempo a un utile, reciproco dialogo e confronto nell’ambito di un’atmosfera concentrata, distesa e – perché no? – spesso divertente.

Espongono:
Mauro Anello, Tullio Antonini, Piergiacomo Banda, Alice Bellettini, Claudia Benedetti, Paolo Bonifacio, Paula Botteri, Paula Botteri, Ginevra Braut, Valentina Butelli, Fulvio Caiulo, Alessandro Calligaris, Alessandro Casale, Alessia Casali, Tina Cencic, Marco Chermaz, Walter Colomban, Claudia Comuzzo, Carmen Cvitic, Lilia Debiasi, Giuseppina Depase, Dorina Deste, Antonio Di Gregoli, Gabriella Dipietro, Sabrina Felician, Matej Ferletic, Alessandro Ferronato, Nadia Finzi, Mara Giorgini, Claudio Iurin, Marta Klinc, Eros Lupi, Claudio Maiola, Ida Marottoli, Nada Marsich, Walter Matino, Dilva Musizza, Bruna Naldi, Jennayann Nesich, Debora Ovsec, Majda Pertotti, Laura Pescatori, Laura Rabbaioli, Valdea Ravalico, Fulvia Rovatti, Yvonne Rowden, Otilia Saldana, Giorgio Schumann, Lili Soldatich, Federico Spinelli, Roberto Stalio, Elena Stalizzi Valrisano, Carlo Staurini, Bruno Stiglich, Serena Vivoda, Ornella Zaro, Tatjana Zerjal, Viviana Zinetti, Alex Zucca.

Atelier Možina / 27 agosto-9 settembre 2011


Nel segno della luce
di MARIANNA ACCERBONI

INAUGURAZIONE SABATO 27 AGOSTO ALLE ORE 18

In una città come Trieste, protesa da sempre all’interesse per le arti, in assenza di un’Accademia istituzionale, diverse sono le scuole dedite alle discipline artistiche. E tra queste, in ascesa per il numero di allievi e l’interesse che suscita, è quella tenuta il lunedì e il venerdì alla Galleria Rettori Tribbio dal pittore iperrealista Livio Možina, che quest’anno propone nella collettiva finale le opere di 46 pittori, contro i 34 del 2010.
Aperto ad appassionati di tutte le età – l’allieva più giovane ha solo 12 anni, la più matura 80 – l’Atelier Možina educa l’artista con molta cura e attenzione, lasciandolo però libero d’agire per quanto riguarda il tema trattato, che in mostra oscilla dal paesaggio alla natura morta, dal ritratto e dall’autoritratto alla figura, alle scene di maniera e ai mestieri. Con un minimo comun denominatore, il quale, oltre alla passione e all’intuizione psicologica che caratterizza la natura dell’insegnante, è rappresentato dall’ineffabile capacità da parte di Možina di far scaturire nei dipinti dei propri proseliti la luce: elemento fondamentale nell’arte di ogni tempo, da quella del grande Vermeer ai virtuosismi luministici della Scuola veneta, alla pittura en plein air degli Impressionisti, per arrivare alle avanguardie del primo Novecento, da Picasso a Braque, all’Orfismo di Robert Delaunay, e al light design e alla Light Art contemporanei.
Ma la luce certamente scaturisce anche dalla predilezione del Maestro per l’iperrealismo, movimento vicino al linguaggio della Nuova Oggettività, che, dall’accentuazione dei contrasti cromatici e dall’analisi del particolare, fa nascere l’evidenza luministica; mentre un’altra caratteristica della didattica dell’Atelier Možina consiste nel cercare d’intuire immediatamente le singole personalità di ciascun allievo, riuscendo ad adattare un insegnamento fatto di precisione e fantasia a ognuno di essi, caso per caso, e invitandoli nel contempo a un utile, reciproco dialogo e confronto nell’ambito di un’atmosfera concentrata, distesa e – perché no? – spesso divertente.

Espongono:
Tullio Antonini, Alice Bellettini, Gianni Bertossi, Giovanni Bon, Paolo Bonifacio, Paula Botteri, Ginevra Braut, Valentina Butelli, Fulvio Caiulo, Tina Canavese, Marino Carli, Lilia Debiasi, Giuseppina Depase, Dorina Deste, Antonio Di Gregoli, Gabriella Di Pietro, Sabrina Felician, Alessandro Ferronato, Guido Indri, Noemi Israel, Claudio Iurin, Marta Klinc, Eros Lupi, Claudio Maiola, Ida Marottoli, Nada Marsich, Walter Matino, Dilva Musizza, Bruna Naldi, Debora Ovsec, Majda Pertotti, Laura Pescatori, Teresa Potocco, Laura Rabbaioli, Valdea Ravalico, Fulvia Rovatti, Yvonne Rowden, Otilia Saldana, Federico Spinelli, Roberto Stalio, Elena Stalizzi Valrisano, Bruno Stiglich, Patrizia Testi, Serena Vivoda, Damjana Žagar, Tatjana Žerjal