Il dono dell’Arte
Livio Možina e Gabriella Dipietro, il Maestro e la sua allieva, insieme, per comporre un inedito dialogo che prende vita da luci, ombre, colori impastati sulla tavolozza in assoluta libertà di pensiero, tra pennellate sciolte e personali interpretazioni del naturale fascino del reale.
Ma non solo, con il desiderio di fornire il proprio personale sostegno in questa situazione delicata legata all’epidemia in corso, gli artisti hanno deciso che il 30% del ricavato dalla vendita dei quadri in mostra sarà donato all’ASUGI per l’acquisto di materiale sanitario
inerente all’emergenza COVID.
È la seduzione della natura quella che Livio Možina ritrae con animo lirico, riuscendo a cogliere l’incanto del paesaggio, fatto di istanti di luce, palpiti di vita, che vanno ben oltre il confine dell’immagine concreta. Poeta della natura, tutto ciò che attrae la sua attenzione gli è funzionale a rivelare quello che l’animo gli suggerisce per descrivere, con mirate sfumature di colore, le sue personali sensazioni che desidera anche gli altri percepiscano.
La sua carica educatrice e umana è inevitabilmente trascinante per il percorso artistico dei molti allievi del suo Atelier che, con il tempo e la costanza, proseguono il loro cammino con le inclinazioni che più intimamente rispecchiano il loro sentire.
Come è successo a me, che in quest’occasione mi presento in molteplice veste di artista, allieva e presentatrice dell’evento. In queste opere, rivelo la sensualità innata, assolutamente naturale, che la donna esprime nei gesti e negli atteggiamenti. Una seduzione non ricercata o impostata, ma che racchiude molto altro: intelligenza, spontaneità, malizia, e che si può esprimere in attimi disarmanti, come nel gesto dello sfilarsi una scarpa, o in uno sguardo furtivo di giocosa innocenza.
La nostra comune interpretazione della seduzione? Il desiderio di far emergere la naturale fantasia di svelare cosa c’è dietro, sia esso un ramo, un fiore, un filo d’erba, o uno sguardo femminile… perché la penombra spesso seduce più della luce piena, il taciuto più dello
svelato.
Gabriella Dipietro