APERTURA SABATO 29 OTTOBRE 2022, ORE 17
Presentazione del curatore Franco Rosso.
PERFORMANCE DI BODYPAINTING
AFRA PIERI DIPINTA DA ISABELLA GOIO
GUARDARE L’INFINITO CON GLI OCCHI DEL CUORE
In tasca la Maturità in Scienze sociali e una Laurea in Scienze dell’educazione; in testa – da sempre la passione per il disegno e la creatività; nell’anima la vocazione alla cultura, alla spiritualità e all’esperienza sciamanica. Appena adolescente, Isabella Goio inizia a “dipingere” i visi dei bambini (e lo fa ancora oggi…) e via via trasforma la sua passione spirituale in scelta di vita che alimenta con soggiorni di studio anche in India e Sri Lanka. Nel 2022 si avvicina al bodypainting e decide che questa espressione creativa basata su un contatto fisico, spirituale e magico è il medium ideale per visualizzare la sua riflessione sull’esistenza e comunicarla al mondo. Pone al centro il corpo femminile, che è l’oggetto plastico per eccellenza, e lo lo libera da ogni connotazione sessuale e consumistica per celebrare attraverso la sua pitturazione, la sacralità del corpo che diventa creatura divina, simbolo del potere celestiale di ogni donna, creatrice per antonomasia.
Dipinge spesso le donne a mani giunte in preghiera, ma bodypainting e linguaggio del corpo danno vita ad atmosfere che evocano linguaggi ancestrali e sacri per risvegliare una nuova coscienza e con giocosa poesia pongono interrogativi sul nostro stare al mondo, mentre con la loro estetica affermano una dimensione psicologica, morale e spirituale. Con la sua pittura Isabella realizza poesia fatta di forme e colori, arricchita da sussurri e parole mute, utilizza un pattern cromatico che diventa simbolica descrizione della complessità del mondo, con le sue interferenze, le connessioni e il caos. La pittura diventa ricerca mentale, magma di colori e di segni su un corpo che evoca la necessità di una perenne rinascita e di un costante dialogo con il mistero del mondo. Spesso Isabella dipinge accompagnata da musiche tribali e il colorare a ritmo di musica diventa invito al ritorno all’essenza ed esplorazione di ciò che realmente siamo: pura energia ed esseri divini. I profili delle sue figure, i segni, i suoi paesaggi forestali, le sue forme fluide come frammenti sovrapposti di ricordi sommersi: tutto diventa poetico racconto dell’inconscio, quasi il simulacro di una vita che anela a decifrare l’enigma dell’esistenza.
Questa alla Galleria Rettori Tribbio è la sua prima mostra personale, ma non è “la prima volta”: ha già partecipato a varie cerimonie rituali in Friuli, Veneto e Toscana traendo ispirazione per
sviluppare nuove espressività di bodypainting, affermandosi con performance in Italia e all’estero in Festival dedicati. In questa rassegna espone le fotografie -su sfondo nero- che ha fatto realizzare da noti fotografi alle sue opere., realizzando una “realtà aumentata”, una narrazione concettuale per testimoniare che la sua attenzione al mondo onirico e fantastico è il suo modo di attingere dalla realtà significati esistenziali, sempre utilizzando gli occhi del cuore per guardare il mondo e l’infinito.
Franco Rosso
MANO NELLA MANO
Il Bodypainting è prima di tutto Esperienza. Un’esperienza di cuore, di contatto, di rispetto.
Un atto mistico che trasmuta il corpo in una vera e propria opera d’arte.
Lo scopo di questa esperienza è quello di facilitare un percorso di riscoperta e auto-riscoperta del corpo femminile. Il corpo femminile infatti, attraverso la magia dei colori e delle loro combinazioni, viene a perdere la sua connotazione puramente sessuale per approdare alla sua essenza intimamente sacrale.
In un periodo di profonda trasformazione personale, partecipando a delle cerimonie di guarigione della tradizione sciamanica del Sud America, il bodypainting mi è apparso come una visione: un cerchio di donne, nude, dipinte, fluorescenti, danzavano. Bellissime, fiere, sacre.
Da quel momento, si è aperta la ricerca artistica che viene esposta in questa mostra.
Pennellata su pennellata, il corpo nudo si veste di colore e, mano nella mano, chi dipinge e chi si fa dipingere, entrano in una dimensione spirituale.
“In the flow” è l’espressione in inglese per definire lo Stato di Flusso: uno stato meditativo in cui artista e modella entrano in connessione profonda, connettendosi l’uno all’altra. Parlo di
connessione perché è proprio questo che accade ogni volta che dipingo una donna. L’atmosfera è molto intima ed evocativa, la modella è nuda e lo studio è buio. I colori fluorescenti spiccano e creano sul corpo linee e forme intuitive. In questa situazione è il pennello che mi guida a seconda della fisicità della donna che dipingo e dal mio intento . Incenso e Musica Medicina della tradizione amazzonica di sottofondo.
Così passiamo, dalle 3 alle 5 ore mano nella mano, creando insieme.
Isabella Goio