Gianna Lampe / 12-25 novembre

Rose bianche - olio su tela 60x50

Rose bianche – olio su tela 60×50

APERTURA SABATO 12 NOVEMBRE ALLE ORE 18
PRESENTAZIONE DI MARIANNA ACCERBONI

Gianna Lampe. Il ritratto

Nella sua pittura e nel disegno Gianna Lampe si appella a un linguaggio espressionista che, pur nell’impeto liberatorio proprio della gestualità di questa tendenza, sa equilibrare con misura.
In questa mostra, in apparenza lieve ma nel contempo intensa, l’artista fa scorrere attraverso la difficile arte del ritratto e in parte del paesaggio, tutta la sua vita, i suoi affetti e le vibrazioni del suo animo, intessuti di una sottile tenerezza ma anche di riservatezza. Sono oli e tempere realizzati dal 1987 a oggi, che delineano anche l’evoluzione del suo linguaggio, dotato agli inizi di una vis espressiva molto libera e tendente all’essenzialità del segno e delle forme, ma ricomposto dall’artista con il passare degli anni in ambiti più definiti e aderenti al reale.
Come in un racconto illustrato, Lampe ripercorre la sua vita, da quando non aveva ancora due anni: ed eccola in un olio in cui si ritrae a Bagnoli, nei pressi del torrente Rosandra con la madre e i fratelli bambini, immagini cui fanno seguito i ritratti dei suoi genitori da piccolissimi e di alcune amiche che hanno custodito le sue confidenze. Ed ecco infine, tra gli altri, alcuni dirigenti della ditta Parisi, dove Gianna ha lavorato con soddisfazione tutta la vita, e un ritratto davvero notevole di un illustre studioso muggesano, il professor Giuseppe Cuscito.
In queste sequenze ricche di velato sentimento Lampe affresca anche il sentire di un’epoca con delle presenze molto interessanti come quelle appunto di alcuni membri del comparto dirigenziale della storica casa di spedizioni triestina, tra cui un personaggio con gli occhi azzurri che sembra uscito dalla penna di uno scrittore neorealista. Sguardi, espressioni, sentimenti che raccontano e interpretano anche quella cultura a metà strada tra la venezianità di Muggia e l’atmosfera mitteleuropea che pervade spesso Trieste.
Una pennellata agile ed efficace quella di Lampe, che descrive ma nello stesso tempo interpreta l’animo delle persone, cimentandosi nell’arte del ritratto, che proprio per questo è la più difficile da affrontare e che la pittrice approccia partendo spesso da scatti fotografici estemporanei da lei stessa realizzati per incedere quindi sulla tela attraverso tocchi repentini di colore. Perchè il linguaggio espressionista è un’attitudine a indagare l’animo delle persone, a compiere un lavoro introspettivo rivolto agli altri ma nel contempo anche a se stessi con la capacità di intridere i volti e la fisicità dei soggetti di una luce discreta, che però gradualmente ti abbaglia in modo sottile perchè tende alla verità.
Marianna Accerboni     

Autoritratto con abito a fiori

Autoritratto con abito a fiori

Gianna da piccola

Gianna da piccola

Mio fratello Sergio

Mio fratello Sergio

Rose bianche - olio su tela

Rose bianche – olio su tela

Gianna Lampe è nata a Muggia, dove vive e opera. Ha soggiornato per due anni in giovane età a Monaco di Baviera, dove ha frequentato il corso di ritratto all’Università Popolare della capitale bavarese e visitato i ricchi musei e le importanti pinacoteche della città, scoprendo la pittura espressionista con gli intensi accenti cromatici e la forte valenza del segno che l’hanno caratterizzata. Rientrata a Trieste, ha seguito per molti anni i corsi di Figura al Museo Revoltella sotto la guida del pittore Nino Perizi e la Scuola libera dell’Acquaforte sotto la guida di Mirella Schott Sbisà. In seguito ha frequentato lo studio del pittore Paolo Cervi Kervischer e la Scuola del Vedere diretta da Donatella Surian, nel cui ambito ha seguito i corsi dei maestri Claudio Mario Feruglio e Antonio Sofianopulo. Espone dal 1990 ed ha al suo attivo la partecipazione a numerose mostre collettive e 12 personali. È presente nel Dizionario degli Artisti di Trieste, dell’Isontino, dell’Istria e della Dalmazia dal 1996. Quest’estate, nell’ambito del concorso internazionale “Il più bel paesaggio del mondo”, svoltosi al Magazzino 26 del Porto Vecchio di Trieste, è stata segnalata l’opera “Val Rosandra” che ha ottenuto il plauso della giuria.

Il signor Edgar Metz

Il signor Edgar Metz

In Val Rosandra

In Val Rosandra

La mia famiglia in Val Rosandra

La mia famiglia in Val Rosandra

Mia mamma da piccola

Mia mamma da piccola

 

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