Diana Bosnjak / 2-15 giugno

Ludoteca
(in collaborazione con Eros Monai)

“Nel mondo della velocità e del frastuono
guardando dentro i tuoi occhi
ritrovo l’arcobaleno della mia infanzia perduta…”

 INAUGURAZIONE SABATO 2 GIUGNO ALLE ORE 18 

Guardando attraverso lo sguardo di un figlio che sta crescendo, la pittrice riscopre il mondo lontano e quasi dimenticato dell’infanzia. Si accorge di tutti i colori scintillanti del mondo dei bambini, e  cosa meglio dei mercati del mondo riesce a descriveli? L’infanzia: il momento magico e indimenticabile, ritorna portando i colori variopinti, le sue fate, ma anche le proprie angoscie e paure; i maghi, le strege…
Poi, la pittrice ci vuole ricordare che non tutte le infanzie sono felici, ci sono quelle spensierate, ma ci sono ancora nel mondo i bambini che devono lavorare per guadagnarsi il pane…
Alcuni dei dipinti proposti sono stati realizzati in collaborazione con il figlio quattrenne Eros, che porta la mamma a vedere le cose inaspettate, fantasie che sono capaci di trasformarsi in un dipinto solo attraverso la mano e la mente di un bambino… e questo ci ricorda le parole di un grande pittore che disse: “A quattordici anni sapevo dipingere come Raffaello, ci ho messo tutta la vita ad imparare a dipingere come un bambino”(Picasso).
DIANA BOSNJAK in MONAI Nata a Sarajevo nel 1970 e laureata in architettura a Zagabria,attualmente vive a Trieste. Ha realizzato una decina di mostre personali e ha partecipato a diverse rassegne collettive in Italia e all’estero. Sui suoi lavori hanno scritto critici come Claudio H. Martelli, Marianna Accerboni, Marco Minuz, Sergio Brossi, Laila Wadia, Walter Specogna, Antonella Iozzo, Jasna Vukmirivic, è apparsa su diverse testate giornalistiche fra cui Il Piccolo, Messaggero Veneto, Internazionale, Zeno, Vita nuova, Arte e cultura.EROS MONAI Triestino di nascita, il figlio quattrenne della pittrice

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