Sergio Budicin / 9-22 marzo

Gli animali e noi  
di MARIANNA ACCERBONI  
INAUGURAZIONE SABATO 9 MARZO ALLE ORE 18 

In un momento di sensibile ritorno al figurativo, il linguaggio di un artista dalla grande professionalità e dall’acuta sensibilità come Sergio Budicin, appare molto attuale e sottolinea il ritorno a Trieste di questo poetico ed equilibrato pittore, che per decenni ha operato con grande successo a Londra, Stoccolma, Milano e Roma, negli Stati Uniti, ma soprattutto in Germania. E in quest’ultimo paese si è fatto conoscere attraverso il rapporto con prestigiose gallerie di riferimento quali la Aukloster di Monschau, la Nürnberger Rachmenkunst Haus der Gemalde, la Galerie Vogel di Heidelberg, la Schoeninger, la Reith e la Galerie in der Prannerstrasse di Monaco e la Bilder im Hof di Flensburg, tanto per citarne solo alcune, conseguendo per altro anche un premio importantissimo come il Goldenen Elefanten.
In patria non ha comunque mai smesso d’insegnare assieme al figlio Roberto, anch’egli pittore, portando avanti, nel suo luminoso e affascinante atelier, i preziosi insegnamenti del friulano Walter Falzari, alla cui scuola si sono formati molti dei più importanti artisti regionali.
Il fascino della pittura di Budicin consiste in un fatto semplice ed essenziale: la capacità di essere un artista a tutto tondo che, come i grandi del passato, sa affrontare con competenza, passione e levità qualsiasi tema. Dal ritratto, espresso in modo impeccabile nella struttura e nella resa cromatica e poetica, al paesaggio con animali e soggetti umani, che spesso fanno sognare, perché, come nell’olio intitolato “Trasporto dei tronchi”, suggeriscono il filo d’un racconto, lievemente romantico e d’avventura, dove senti frusciare il vento e scontrarsi gli elementi. Per non parlare delle scene mitologiche e di battaglia che, sulla base di un attento studio storico e di costume, ti raccontano l’evento in modo quasi fiabesco, coinvolgendoti emotivamente fino in fondo, tra verità e sogno: “visioni” che non hanno perso di smalto, anzi si sono arricchite in cinquant’anni di appassionata e valente pittura, di cui alcuni vissuti a illustrare con grande perizia importanti volumi per case editrici di livello nazionale. 

SERGIO BUDICIN è nato a Trieste nel 1939, ha studiato con il maestro Walter Falzari, erede della grande tradizione che ha coniugato l’arte veneziana con quella austriaca e tedesca durante il diciannovesimo e ventesimo secolo. Dopo aver approfondito gli aspetti tecnici specialmente nella figura e nel ritratto, ha svolto a lungo l’attività di illustratore di libri sulla natura e sugli animali. Nel 1970 è stato negli Stati Uniti d’America dal pittore Lajos Markos i cui insegnamenti gli hanno permesso di ampliare le sue possibilità tecniche attraverso i suoi preziosi consigli.
L’osservazione della natura, inoltre, e degli animali nei loro habitat, lo hanno portato in varie zone d’Europa, d’America e d’Africa. Dopo la prima mostra personale a Trieste nel 1975, ha esposto in numerose gallerie, ma soprattutto in Germania. Nel 1992 l’Akademie für Tierschutz di Monaco di Baviera lo ha premiato con il Goldenen Elefanten, un riconoscimento per il suo contributo alla diffusione della coscienza ecologista e del mondo degli animali. I suoi lavori si trovano in collezioni pubbliche e private di numerosi paesi del mondo.

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