Gianni Borta / 23 marzo – 5 aprile


INAUGURAZIONE SABATO 23 MARZO ALLE ORE 18
Presentazione di Marianna Accerboni

La pittura viva, vivace e vigorosa di Gianni Borta,artista italiano di fama internazionale, farà vivere di natura rigogliosa, di sapori, di colori e di suoni gli spazi della galleria. Un percorso tra colori forti, intensi, squillanti che pone l’attenzione tra l’uomo e la natura; e la pittura come linguaggio dell’anima.
Le tele ad olio di Gianni Borta ribollano di umori,la tessitura lussureggiante narra con foga impetuosa: terra,fuoco,acqua,vento,voci,fruscio dei boschi,schianto dei rami,senso della vita,del mistero,della gioia: diventa atmosfera,spazio,palcoscenico in cui creare un azione vorticosa,uno spettacolo che risucchia e rende protagonista il visitatore.
Le opere recenti sono ispirate ai viaggi nei quali Gianni Borta scrive, fotografa,disegna,dipinge e filmaViaggi fuori dal tempo per andare oltre al reale,per aprire le ali verso i puri spazi dell’immaginazione alla ricerca di una storia ,di un nuovo colore,di fiori perduti e che rappresentano la nazione del Paese visitato. Così in Cina (la peonia ), in India (il fior di loto) in Giordania (l’iris nero) in Sudafrica (la protea) in Birmania (il padouk) e così via. Gianni Borta non si comporta da trurista: non visita ma interpreta,non ritrae ma trasforma, scava,  incide,dà vitalità agli spazi e la tela aspetta ,diventa un teatro nel quale si manifesta il mistero della creazione. E’ anche un viaggiatore curioso, attento non soltanto ai luoghi,ma alla gente,ai modi di vivere, alla cultura e alle tradizioni.
La personale di Trieste è dedicata al recente viaggio in Vietnam a dipingere tra i fiori  del delta del Mekong. Il  loto è simbolo di bellezza, purezza e perfezione rappresenta il sole, la terra e il cielo, la vita stessa. Nelle tele  i suoi  petali chiari, screziato su fondi lapislazzolo, escono dall’ acqua per unirsi alle corolle carnose e fiammeggianti della protea, come sangue di vita che esce dalla terra. Arte calda,quindi, pittura sensuale di profumi carnosi,di lievitazioni e palpitazioni. 
In definitiva la gestualità eccitata dei suoi fiori non è che la risposta della natura al nevrotico cerebralismo dei nostri tempi.

Gianni Borta è nato e vive a Udine, lavora nella città natale e a Milano. Ha cominciato ad esporre nel 1961 ispirandosi al neorealismo del mondo contadino friulano. Oggi è uno dei più significativi artisti italiani della generazione di mezzo con 850 mostre e 165 personali tenute nelle maggiori città italiane e all’estero, con 250 affermazioni tra premi nazionale ed internazionali, in 50 anni di pittura. E’ considerato un protagonista di quella che è ormai conosciuta come arte naturalistica. È presente nelle più importanti rassegne artistiche, biennali, Quadriennale Nazionale di Roma, Biennale internazionale di grafica di Lubiana. Tutte le Fiere d’arte tra le quali Arte Fiera di Bologna, Artexpo di New York e Kunstmesse di Basilea. Numerose le opere d’arte realizzate in edifici pubblici: mosaici in scuole, ospedali, impianti sportivi e giudiziari, in case circondariali e monumenti. Numerose presenze in laboratori di ricerca internazionali e relatore in convegni culturali. Notevole attività anche come incisore, grafico, illustratore di libri, manifesti e riviste. Dedicate alla sua opera numerose trasmissioni radiotelevisive. Ha esposto recentemente a Sanpietroburgo ed a Pechino presso il Dan Huang Art Museum. La sua attività è documentata presso l’archivio storico della Biennale di Venezia e presso l’archivio per l’Arte Italiana del 900 a Firenze. Le sue quotazioni appaiono su Artprice leader mondiale dell’informazione. Per la sua intensa attività artistica e i temi trattati comincia ad essere visto come un caposcuola.

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