Gastone Bianchi / 16 – 29 novembre

INAUGURAZIONE SABATO 16 NOVEMBRE 2019 ORE 18.30
con l’ntervento critico di Gabriella Dipietro.e l’esibizione del gruppo vocale femminile “LeSandrine” diretto dal M° Alessandra Esposito.

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Nutrire l’anima
La poetica concettuale di Gastone Bianchi

Da sempre il momento del pasto ha caratterizzato la vita dell’uomo e, come tale, da sempre ha ricoperto un ruolo fondamentale nell’arte. Per Gastone Bianchi, in questa sua nuova personale, il cibo è in divenire, si trasforma con un intento fortemente provocatorio. Composizioni, colori ed inquadrature, studiate in ogni dettaglio, vanno a formare immagini surreali eppure convincenti, a volte divertenti.
Andando oltre la routine e l’aspetto del quotidiano, l’artista gioca con la nostra memoria e le associazioni d’idee, ingannando la nostra mente. Il suo talento, che si lascia affascinare tra fantasia e dimensione intellettuale, sta nel trasformare soggetti ordinari, con l’utilizzo della computer grafica, cristallizzando una determinata situazione, con lo scopo di illudere lo spettatore mostrando come spesso le cose siano diverse da come appaiono, cambiandone anche totalmente l’identità.
Molto attratto dal cibo, questo poliedrico artista triestino, vede nascere e svilupparsi questa idea che si è rivelata una fonte inesauribile di pensieri correlati.
“Il cucinare, così come ogni altra forma d’arte esistente, adempie al compito più importante: é il nutrimento per la nostra anima”, così scrive Gastone Bianchi…
e adesso provate a guardare il cibo con gli stessi occhi di prima.
Gabriella Dipietro

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Gastone Bianchi, artista triestino, ha avuto la passione per la pittura fin da piccolo. Ha frequentato la Scuola Internazionale di grafica di Venezia. Poi, pian piano, ha deciso di approfondire la sua passione in maniera più cosciente per concretizzarla in un lavoro, cercando di mantenere intatto l’entusiasmo degli inizi.
Nel 2003 si avvicina alla pittura con gli acquerelli sotto la guida di Domenico Boniello. In contemporanea, frequenta vari corsi e stage, fra i quali il corso di ritratto tenuto dalla pittrice Raffaella Busdon, di acrilico tenuto dal pittore Claudio Mario Feruglio e lo stage tenuto dal pittore californiano Javier Alvarez Palomar. A Lugano, fra il 2003 ed il 2005, sotto la guida di Matthew Curtis di Sidney presso l’atelier di Diego Feurer, impara a realizzare vasi in vetro e apprende la tecnica delle murrine.
Nel 2008 segue un corso di incisione tenuto da Franko Vecchiet, imparando l’uso della puntasecca, l’acquaforte e l’acquatinta.
In questi ultimi anni affronta un percorso più grafico, utilizzando le tecniche di acrilico su poliestere quindi di arte digitale.
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