Gabriella Dipietro / 14 -27 giugno

INAUGURAZIONE SABATO 14 GIUGNO ALLE ORE 18.30

Cappuccetto Rosso, 2014 - olio su tela (cm 50x50)

Cappuccetto Rosso, 2014 – olio su tela (cm 50×50)

Gratia plena, Il poetico, delicato, umano sentire di Gabriella Dipietro
di Marianna Accerboni

Gratia plena s’intitola questa prima personale della pittrice Gabriella Dipietro: raffinata
e intensa rassegna dedicata al tema della donna, che l’artista sa interpretare con poetico
sentire, grande aderenza, originalità e abile gesto pittorico.
Sottesa tra passato e contemporaneità, la sua arte si snoda con eleganza e talento secondo
i parametri di un gusto figurativo dall’accezione simbolica di grande suggestione e sincera
partecipazione ai momenti più intensi, fortunati o meno lieti, della vita al femminile, di
cui sa interpretare con felici intuizioni compositive e interessanti predilezioni cromatiche
i diversi stati d’animo.
In alcune opere il riuscito rapporto tra antico e moderno, che rappresenta uno dei
Leitmotiv della sua pittura, si esplica attraverso il felice connubio tra pittura e fotografia,
scelta espressiva del tutto contemporanea che la Dipietro sa compiere con grande
delicatezza: filo conduttore quest’ultimo, assieme a un’intensa sensibilità cromatica, che
pervade tutta la sua opera. In altri lavori il messaggio, attento al mondo femminile spesso
colpito dalla violenza di genere, si esplica attraverso più opere collegate insieme sì da
formare un piccolo ciclo pittorico.
I colori sono caldi, accesi, intensi, verrebbe da dire come il suo cuore, che s’intuisce
profondamente partecipe delle vicende della vita umana: non sono colori nordici,
ma scelte tonali vicine alla dolcezza e all’umanità di Antonello da Messina, massimo
esponente della pittura siciliana del XV secolo e antesignano della morbidezza della
pittura veneta.
Precisa e nel contempo fantasiosa, la Dipietro ha inoltre creato per questa rassegna un
allestimento caldo e particolare, arricchito da alcuni mobili d’antiquariato e da oggetti
sintonici rispetto ai dipinti, sicchè la mostra ci appare come una sorta d’installazione
totale: un’artista che certamente non mancherà d’incantarci ancora con racconti figurati
allusivi e vellutati, sospesi fra la coscienza di genere narrata attraverso il senso della
bellezza, un personale e interessante simbolismo e la magia di una pittura felicemente
sostenuta da tecnica notevole e da una forte coscienza della condizione femminile.

7  Nudo con mandolino 70x53

Gabriella Dipietro
(Gorizia 1965), di padre siciliano e madre goriziana, vive e opera a
Trieste. Inizia a dipingere a 12 anni grazie all’incontro con il pittore acquerellista Lido
D’Ambrosi, di cui frequenta per una decina d’anni il corso di pittura a olio, acquerello,
scultura e nudo. Prosegue sotto la guida degli artisti Guido Porro (Scuola Libera di
Figura del Museo Revoltella), Claudio Cosmini (Scuola del Vedere Trieste), Paolo Cervi
Kervischer e, dal 2009, con il pittore Livio Možina, grazie al quale approfondisce
l’interpretazione della figura femminile.

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