Daniel Lifschitz / 28 febbraio – 13 marzo 2009



Nature morte – Fiori – Venezia

INAUGURAZIONE SABATO 28 FEBBRAIO ALLE ORE 18

Daniel Lifschitz suggerisce più che descrivere, si stringe al sogno più che alla realtà ..l’agitazione del mondo la lascia agli altri. È la pace che vuole, l’intimità, l’attesa di qualcuno o di qualcosa, il silenzio, la meditazione. Gli esseri che ci svela si impongono per la loro discrezione, la bellezza segreta, il ritegno ..Non è tanto l’oggetto che lo interessa, quanto l’atmosfera che da questo oggetto si sprigiona. Le nature morte di Lifschitz raggiungono anch’essi questa mistica: il flou crea qui lo straniamento che dà al quadro tutta la sua profondità. Si tratta di quella “distanza che è l’anima del bello” di cui parla Simone Weil. ..Lifschitz ha creato un nuovo impressionismo.” B.P. Cruchet (“Cahier du collectionneur” n°47, 1980).

BIOGRAFIA Daniel Lifschitz è nato a Berna nel 1937 da famiglia ebraica. Dopo la maturità classica, studia archeologia all’università di Ginevra e di Berna. Nel 1960 interrompe bruscamente la carriera universitaria e lascia la Svizzera per stabilirsi nel Kibbutz Nir-David in Israele, dove fonda, con la sua collezione archeologica il Museo di archeologia mediterranea, situato tra il Kibbutz e il parco nazionale Sachne. Nel 1961 Lifschitz , alla ricerca di Dio, lascia il Kibbutz e vive per alcuni mesi in India (monastero Ramakrishna, Almora, Himalaya), poi torna in Europa e si stabilisce sull’isola di Patmos, dove comincia a dipingere. Dal 1964, data della sua prima mostra a Losanna (Galerie Bridel) Lifschitz ha esposto le sue opere in più di 80 Musei e mostre personali in Italia, Francia, Belgio, Olanda, Stati Uniti, Germania e Israele. Sono usciti 3 monografie sui suoi dipinti ebraici in Italia, Francia e Germania.

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