Carlo Fontana / 12 – 25 gennaio

Cromatismi e geometrie  
di ROBERTO VIDALI
INAUGURAZIONE SABATO 12 GENNAIO ALLE ORE 18

Succhiando linfa vitale dai colori vibranti di un Matisse nel pieno del grido fauve o dalle impennate geometriche di un Braque, l’autore ci vuole sospingere dentro il suo universo fino a farci perdere il centro gravitazionale del nostro sapere che per conoscere pretende di riconoscere, e ci immette in un mondo solo apparentemente risolto, dove tutto si intreccia: il vecchio e il nuovo, l’allusione e la certezza, il domestico e il selvatico, l’albero con il cielo, la stanza con il panorama, il sogno con il ricordo. Pittura non come rimando, quindi, quella di Fontana, quanto inaspettato dejà vu che irrompe in un nuovo presente pittorico: una nuova storia da narrare che si alimenta di storie già sentite, come di filastrocca tramandata dalla tradizione orale, da generazione in generazione, lasciando che ognuno aggiunga una traccia personale, un qualcosa che diventa il solco del tempo e la forma del presente. … … E questo insieme di cose ritrovate, questo insieme di cose contemplate, sono come un dono che viene dagli dei, rappresentano, nel profondo, l’ennesimo capitolo dei Maestri del Colore che permette di raggiungere una verità più vera di quella inseguita dai naturalisti. Sì, perché se dinanzi a queste tele si possono raccogliere considerazioni stilistiche, estetiche o storiografiche, subito questa opprimente abitudine mentale viene soverchiata dalla beata e chiara presenza di un colore che tutto avvolge, tutto imbeve, tutto crea. … … Carlo Fontana può considerarsi figlio legittimo di una storia europea grande e illustre, fatta di tentativi più o meno riusciti, decisivi in tutto o in parte, ma sempre e solamente tesi verso la grandezza. È evidente, la statura consiste nella sfida, non nel risultato: la prima ci deve essere, il secondo può anche mancare, dato che il compito dell’artista è quello di tendere al risultato senza riuscire sempre a raggiungerlo, come bene ci ha insegnato tutta la spinta eroica dello spirito romantico.  

Carlo Fontana è nato a Napoli nel 1951; vive e lavora a Casier (TV).
Compiuti gli Studi all’Accademia di Belle Arti di Napoli, Carlo Fontana dipinge forme ed oggetti quotidiani, forme ed archetipi del mondo mediterraneo, illuminati da una luce abbagliante, scomposta nei colori dell’iride attraverso nua struttura sfaccettata, in una pittura pastosa, luminosa e densa, ottenuta facendo uso di pigmenti sciolti nell’olio di lino cotto. La casa, l’albero, la caffettiera napoletana sono soggetti ricorrenti, collocati in un ambiente inondato di sole e bagnato di mare azzurro, come quello di Napoli, sua terra d’origine. Gli interni domestici sono affiancati dagli esterni, scorci di qualche ponte, di qualche isola veneziana non ben definita, ora il mulino a vento e seppure non vi è alcuna presenza umana l’uomo, l’ingegno dell’uomo, è presente nell’architettura e negli oggetti che ha costruito. Solo negli ultimi anni è comparsa la figura umana nei suoi lavori per sottolineare il rapporto con l’ambiente e per giungere nel ciclo Vogando e a sviluppare un rapporto tra mente e corpo e spazio circostante. 

FacebookTwitterGoogle+PinterestEmail

Lascia un commento