INAUGURAZIONE SABATO 5 APRILE ALLE ORE 18
Orizzonti di luce: il percorso in salita di Roberto Budicin di Marianna Accerboni
In un periodo di crisi economica e dei valori come quello attuale, balza all’occhio e consola chi con coraggio persegue tenacemente la difficile via professionale dell’arte. Tra questi, il giovane pittore triestino Roberto Budicin rappresenta un singolare e apprezzatissimo intreccio tra attitudine all’arte visiva e alla musica, che pratica entrambe con passione.
Iniziato alla pittura dal padre Sergio, pittore animalista e illustratore molto conosciuto all’estero e soprattutto in Germania, col quale per altro tiene una nota scuola di disegno e pittura, il giovane Budicin ha seguito nella sua formazione un cursus honorum classico, attraverso gli insegnamenti del maestro Walter Falzari e studiando i grandi dell’ottocento e dei secoli precedenti. In tal modo ha acquisito una padronanza e una finezza tecnica non consuete che, assieme all’esercizio diuturno della pratica pittorica e a un innato ed equilibrato senso poetico, hanno consentito una continua, costante e rapida evoluzione
del suo linguaggio.
A distanza di non molto tempo dagli ultimi eventi espositivi che lo hanno visto protagonista in diverse città italiane, l’artista ci propone ora una rassegna composta per lo più da opere recentissime, realizzate soprattutto tra il 2013 e il 2014 e per la maggior parte inedite.
Vi si ravvisa un ulteriore livello di maturità espressiva e compositiva, in cui il tratto pittorico si è fatto ancor più libero e leggero, sciolto e immediato, e tra le velature lascia trasparire lievi raggi di luce, come se le foglie fossero mosse dal vento sul nostro Carso, morbido e assolato.
Precisione e istinto sottolineano i paesaggi montani, di campagna e urbani: così incontriamo, tra i vari dipinti, anche una Venezia, la cui atmosfera sul Canal Grande è perfetta. Altrettanto si può dire del nostro Giardino Pubblico e dei nostri porticcioli, della Val Rosandra, della laguna di Grado, dei paesaggi innevati da neve di cristallo che brilla, azzurrina, sotto i raggi del sole.
L’interpretazione della figura femminile, resa con delicatezza e con essenziale intuito poetico, va di pari passo con una grande abilità e maestria nel rendere il ritratto, arte difficilissima e attualmente poco frequentata.
Accanto a tali tematiche non va dimenticato il genere della pittura Fantasy, attraverso la quale Budicin ci introduce in mondi lontani abitati da gnomi, elfi e cavalieri medievali, in sintonia con le intense ma poetiche note della musica irlandese, cui l’artista si dedica molto negli ultimi tempi.
La pratica di un lavoro costante, impostato e assolto su più fronti, sostenuta da uno sguardo che sa vedere lontano verso una Bellezza fatta di equilibrio e istinto, condurranno certamente il pittore al raggiungimento di orizzonti sempre più vasti ed elevati.
BIOGRAFIA Nasce a Trieste il 29 Agosto 1980. Grazie all’influenza del padre, Sergio Budicin, pittore e illustratore affermato, coltiva fin da bambino la passione per il disegno.
Gli stimoli e le critiche positive lo spingono a continuare finché, a sedici anni, comincia a frequentare l’atelier del pittore accademico Walter Falzari. Qui ha occasione di studiare i soggetti dal vero ed esercitarsi con il ritratto.
Grazie alla lettura di libri e manuali come Creative Illustration (A. Loomis) approfondisce materie come la prospettiva, la figura nelle tre dimensioni, la teoria dei colori e la composizione.
Durante gli anni dell’Università partecipa, insieme al padre, ad alcune esposizioni collettive incentrate sull’arte naturalistica a Udine, Tarvisio e Pordenone.
Nel 2006 espone presso il Palazzo della Borsa a Trieste, disegni e tempere su creature immaginarie e fantastiche traendo spunto dai bestiari medievali.
Terminati gli studi universitari, nel 2007, decide di dedicarsi a tempo pieno alla pittura e intraprende un lungo cammino di sperimentazione di materiali e tecniche, tenendo come modello pittori dell’ottocento quali J. Sargent, C.M. Russell, J. Sorolla, A. Zorn, J. Waterhouse, L. Alma Tadema e del seicento come Rembrandt e Velasquez.
Ha esposto presso la Galleria Tribbio e la Galleria Comunale a Trieste, la Galleria la Loggia di Udine e a Venezia presso la Galleria Melori & Rosenberg.