Mariuccia Diviacco / 19 settembre – 2 ottobre

Composizione - cm 27x40

Composizione – cm 27×40

I COLORI DELLA MIA TERRA
da sabato 19 settembre, ore 17

Il senso della bellezza nella semplicità
Colori a volte intensi, altre volte delicati, quasi invisibili. Mariuccia Diviacco rincorre l’acqua, per sua natura mutevole e ribelle, la plasma e la riconduce ai suoi desiderata artistici. Lo fa con la completa padronanza della tecnica che sottende l’uso dell’acquerello, mezzo essenziale per lasciare che la sua anima sia libera di affiorare nell’opera.
Non solo acquerelli ma anche pregevole pittura a olio, con una tavolozza di cromatismi ricchi di una freschezza e di una serenità che affascina irrimediabilmente. Le sue opere, in perfetto connubio con uno stile pittorico istintivo, sciolto, giocoso, che dona una visione di paesaggi la cui ispirazione viene alimentata da memorie vicine e lontane, sfociano in vedute reali e romantiche allo stesso tempo. Compaiono, in questa nuova esposizione della pittrice triestina, pure delicati fiori e frutti, simboli di una genuinità che le viene naturale, fatta di trasparenze e ombre e luci e tinte mutevoli, in un rincorrersi quasi musicale fra emozione e armonia.
Non sono solo piccole gocce d’acqua, olio e colore… sono emozioni calde e avvolgenti quelle che rivela all’osservatore attento e sensibile l’artista Mariuccia Diviacco.
Gabriella Dipietro

Carso autunnale - cm. 22x35

Carso autunnale – cm. 22×35

Mariuccia Diviacco
Pittrice triestina autodidatta, appassionata di ogni forma di disegno e pittura sin dall’infanzia, impara negli anni a conoscere la magia e la forza della fusione del colore nell’acqua.
Ha partecipato al corso del Maestro statunitense Keith Achepol in una sessione di studio ad acquerello en plein air tenuto nel 1998 dall’artista a Venezia.
La partecipazione a varie collettive e concorsi a partire dagli anni settanta le ha permesso di ottenere riconoscimenti e segnalazioni. Ha tenuto a Trieste varie mostre personali, l’ultima delle quali alla Galleria Rettori Tribbio di Trieste nel 2019. Il suo nome è presente a partire dal 1996 in almeno tre edizioni del Dizionario degli artisti di Trieste dell’Isontino dell’Istria e della Dalmazia curato da Claudio H. Martelli.

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