Dilva Musizza / 13-27 dicembre

INAUGURAZIONE SABATO 13 DICEMBRE ALLE ORE 18.
tempesta
Sguardi Esperienze Emozioni
di Martina Vocci

Paesaggi africani e animali esotici, piccole scene di vita quotidiana, case addossate l’una all’altra in paesi istriani e del carso triestino, oggetti e paesaggi marini  accompagnano il percorso artistico di Dilva Musizza nella scoperta dell’espressione pittorica come strumento per fermare la frenesia della vita nel suo incessante scorrere. La tela è per l’artista uno spazio di libertà in cui sperimentare tecniche e abilità e in cui convogliare, insieme a uno sguardo quasi fotografico, anche emozioni e interpretazioni personalissime che arricchiscono intensità e visione dell’artista.
Disegno e pittura, colori e bianchi e neri – ovvero l’onnipresenza e l’assenza totale del colore –  diventano allora parole per esprimere una caratteristica poetica esistenziale, una visione della vita e uno scandaglio per interpretare il mondo con un nuovo sguardo che si compone tanto di pennellate veloci quanto di precise tecniche “a togliere” e in cui il fulcro è, come nel vissuto quotidiano, la curiosità di conoscere attraverso le sensazioni e la capacità di provare e restituire emozioni.  E’ la vita che si dischiude su tela per instaurare una narrazione con lo spettatore a cui l’artista offre la propria eclettica esperienza del quotidiano con passione, gioia e amore.

ombrelle colorate
Dilva Musizza Bizjak è nata a Capodistria ma vive a Trieste, ora sul Carso triestino, fin da quando era piccola. Dopo un’iniziale passione fotografica, la sua esperienza pittorica inizia con la scuola di Livio Možina che segna l’inizio della sua ricerca artistica, e che prosegue anche attraverso la sperimentazione poliedrica ed eclettica di diverse tecniche pittoriche e figurative. Espone le sue opere in numerosi  contesti nazionali e internazionali

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