Secondo Raggi Karuz / 5-18 ottobre

INAUGURAZIONE SABATO 5 OTTOBRE ALLE ORE 18

MASCHERE - 100X80 - 1960

MASCHERE, 1960 olio su tela (100 x 80 cm)

Immagini di Secondo Raggi Karuz

Alla mia età non esser sincero con sé stessi sarebbe un ”Prendersi in giro”. Perciò penso di potermi permettere di presentare quella che ritengo: sia una delle rarissime virtù che mi potrebbero appartenere. Vale a dire: il rispetto che nutro, verso uno degli aspetti della Verità: in specie quello della sincerità deontologica d’un proprio ”Operare”. E che, nel mio caso, non può esser che la Pittura. Ed essendo cosciente ch’essa sia semplicemente e meravigliosamente piuttosto che una delle varie forme di linguaggio: ”L’espressione per antonomasia” più diretta e completa che ci sia, ho sempre cercato di trovare un ”Contenuto” adatto alla sua eccellenza! Piuttosto che perdere tempo di cercarne dei modi formali per utilizzarla, in quanto con essi si nasce! Tanto è che dopo, oltre sessant’anni: d’averli praticato e teorizzato resto sempre più convinto che apprendere le maniere del dipingere sia la cosa più naturale di questo Mondo! Visto che un’espressione non può mai essere una scoperta, né tanto meno soggetta a ricerche: poiché per esser tale è di già conformata da canoni ontologici omologati empiricamente! Ed il compiacersi dell’aspetto d’essersi, magari occasionalmente, impattato in alcune preziosità formali o tecniche della pittura, è solo quello che si dice: ”Masturbarsi nel aver superata una propria incapacità” e cioè l’indiscutibile prova di non esser nati dotati delle proprietà adatte ad avere nel Sangue la verve creativa dell’Artista! Tanto è vero che servirsi di recensori d’altre tecniche d’espressione (scritture) diventa: o una inutile tautologia o la prova evidente dell’incapacità di presentare delle forme d’arte utilizzabili direttamente; se non è la solita arroganza di ritenere supremo il proprio ”Dire” e minorata la capacità recettiva di chi lo fruisce. Ecco, dunque, la ragione che mi lusinga ad esporre alcuni esempi della continua aspirazione e responsabilità di cercar il giusto adattarsi nel utilizzare innate facoltà: in tentativi di rispettare la necessità diacronica dei linguaggi (soprattutto il visivo) senza tradire i mezzi e le forme corrette per attuarli. Poiché l’obbligo di conservare l’unico mezzo che: attraverso esclusive particolarità ”tecnico/formali” riesce ad esprimere completamente (in dei Concetti di ”Tempo Spazio”) la situazione sociale, politico e culturale del momento, non può che essere l’ortodossia della maniera d’esprimerla in visioni precise! E se poi si accetta o si rifiuta le situazioni riportate, e relative loro trascrizioni espressive, è una questione di scelta o di costrizione personale: che appartiene ad un aspetto dell’Etica di tutt’altre questioni!

Secondo Raggi Karuz nasce a Zara (Dalmazia italiana) il 5 maggio 1933. Dal 1949 risiede a Roma a seguito dell’esodo generale di quelle terre cedute, su conseguenze belliche e politiche alla Jugoslavia (ora Croazia). Da quel tempo si dedica all’attività professionale pittorica in molte tecniche: in particolare di quelle parietali e grafiche, oltre ad una costante produzione da ”Cavalletto” che si è esplicata in un numero elevato di Personali (circa un’ottantina): maggiormente eseguite in Italia ed in Giappone, dove ha svolto ruoli d’insegnamento assai importanti; come quelli della cattedra di docenza ”Comparazione fra l’Arte rinascimentale italiana e quella del Periodo Muramachi -nipponico-” nella facoltà di Pedagogia artistica dell’Università di ”Haici” (Nagoya – Giappone centrale) e nella docenza dell’insegnamento delle ”Tecniche murali” (Affresco, Graffito, Encausto e Mosaico) all’University of Fine Arts” di ”Ge-day” di Tokyo, oltre al ruolo di docente (in genere di ”Figura disegnata”) negli Istituti Superiori italiani.

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