Sergio Budicin / 20 novembre – 3 dicembre



I miei animali
di MARIANNA ACCERBONI

INAUGURAZIONE SABATO 20 NOVEMBRE ALLE ORE 18

In un momento storico in cui il panorama internazionale dell’arte contemporanea registra un ritorno di sensibilità verso il figurativo, espresso dagli artisti in vari ambiti e secondo diverse inclinazioni, risulta certamente interessante questa personale del pittore triestino Sergio Budicin, che vi presenta il lavoro degli ultimi due lustri. Con grande professionalità e mestiere l’artista narra da decenni in particolare il mondo animale, offrendo anche una fedele, ma interpretativa, testimonianza dell’ambiente in cui tigri, leoni, bisonti, elefanti, linci, leopardi delle nevi, cavalli, aironi o più tranquilli mici abitano: un’attività, nata dalla passione per gli animali unita a quella per la pittura, che lo ha visto dapprima attivo come illustratore di animali domestici e poi anche di quelli selvaggi ed esotici e per la quale il pittore è molto noto e apprezzato all’estero, particolarmente in Germania, paese in cui da quasi quarant’anni le sue opere sono molto ricercate dai collezionisti del genere, tanto che in suo onore all’estero sono state allestite prestigiose esposizioni.
Tutto ciò nasce a Trieste, in un’ampio e luminoso atelier ai piedi del colle di Opicina, dove, come a suo tempo fece Emilio Salgari raccontandoci le favolose Indie, Budicin ricrea le selvagge atmosfere africane e tropicali, in cui, mentre osservi la pantera nebulosa che attacca il pavone o la tigre il bufalo, intuisci l’umida brezza nella folta vegetazione. Ma v’incontri anche l’emozione dei freddi boschi e delle montagne europee, dove si aggirano minaccioso e guardingo il lupo, nobile l’aquila e, fiero ed elegante, il cervo: un lavoro condotto a olio su tela e su tavola, partendo da un disegno schematico a matita e a china, poi perfezionato con certosina pazienza, grande abilità e notevolissimo intuito da un artista intelligente e modesto, dal temperamento piuttosto riservato.
Formatosi, giovanissimo, alla scuola di Walter Falzari, maestro d’inclinazione verista, Budicin ne ha accolto morbidamente la lezione, alleggerendola e impreziosendola a tratti con il sogno e il magico fascino del romanzo d’avventura e di viaggi, di cui i suoi lavori rappresentano la trasposizione pittorica, fortemente sorretta anche dalla capacità di centrare la dimensione psicologica di ciascun animale.
In modo poetico e luminoso il pittore affronta altresì con naturale maestria il nudo e il ritratto, di cui tiene anche scuola e che, con la natura morta e il paesaggio, hanno rappresentato il primo campo della sua indagine artistica.

BIOGRAFIA Sergio Budicin è nato a Trieste nel 1939, ha studiato con il maestro Walter Falzari, erede della grande tradizione che ha coniugato l’arte veneziana con quella austriaca e tedesca durante il diciannovesimo e ventesimo secolo. Dopo aver approfondito gli aspetti tecnici specialmente nella figura e nel ritratto, ha svolto a lungo l’attività di illustratore di libri sulla natura e sugli animali. Nel 1970 è stato negli Stati Uniti d’America dal pittore Lajos Markos i cui insegnamenti gli hanno permesso di ampliare le sue possibilità tecniche attraverso i suoi preziosi consigli.
L’osservazione della natura, inoltre, e degli animali nei loro habitat, lo hanno portato in varie zone d’Europa, d’America e d’Africa. Dopo la prima mostra personale a Trieste nel 1975, ha esposto in numerose gallerie, ma soprattutto in Germania. Nel 1992 l’Akademie für Tierschutz di Monaco di Baviera lo ha premiato con il Goldenen Elefanten, un riconoscimento per il suo contributo alla diffusione della coscienza ecologista e del mondo degli animali. I suoi lavori si trovano in collezioni pubbliche e private di numerosi paesi del mondo.

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