8 – 21 giugno 2024

Pennellate di sole

Collettiva di pittura, scultura e grafica

Inaugurazione sabato 8 giugno alle ore 18 con la presentazione di Gabriella Dipietro.

Espongono: Livia Alfiero, Nino Begic, Daniela Bertoch, Marinella Bertoch, Gastone Bianchi, Giusy Billone, Hansi Boekee,  Diana Bosnjak, Ginevra Braut, Ondina Brunetti, Fulvio Caiulo, Luisanna Calamandrei, Alessandro Casale, Lucia Castello, Cinzia Cimador, Shirin Colla, Elena D’Agostini,  Noris Dagostini, Grazia Dei Rossi, Paolo Devidè, Gabriella Dipietro, Mariuccia Diviacco, Giancarlo Domeneghetti, Liubov Drozd, Laura Fabbro, Adriano Fabiani, Alice Fragiacomo, Carolina Franza, Annamaria Frisone, Alfredo Furlani, Flavio Girolomini, Giuliana Griselli, Marialuisa Isolani, Ondina Jaconsig, Jasmine Kandus, Serena Kandus, Lera Kasyanova, Elena Lyashenko, Lory Mandricardo, Claudio Martincic, Giuliana Martinz, Andrea Mazzoli, Mario Michelini, Mara Mitri, Tullio Moro, Chiara Moso, Dilva Musizza, Marinella Nurchis, Alejandra Oliva Oliveros, Rosanna Palombit, Paolo Pascutto, Novella Perich, Carol Petelin, Dario Pisani, Teresa Potocco, Gianna Puiatti, Ireneo Ravalico, Martina Ravalico, Claudia Raza, Loredana Riavini, Erika Rudl, Marina Rutteri, Amelia Esther Saldana, Gioiana Salvaneschi, Marco Scabar, Chiara Seminerio, Ornella Sergi, Valnea Siega Vignut, Slavica Simic, Paolo Sirotti, Rita Sodomaco, Adilea Stagni, Marijana Stevic, Adolfo Svetina, Max Tex, Rossella Titz, Enrico Urzì, Johan Velasco, Lyubov Vivcharuk, Serena Vivoda, Pierpaolo Vouk, Lodovico Zabotto, Ennio Zangrando, Bruna Zazinovich, Elisabetta Ziani, Serena Zors.

25 maggio / 7 giugno 2024

Nicoletta Vio – Amelia Esther Saldana
Anime riflesse

Inaugurazione sabato 25 marzo alle ore 18, con un’introduzione critica di Gabriella Dipietro

Amelia Esther Saldana – Sun


Percorsi differenti, come lo sono le diverse ricerche creative di queste due artiste unite, oltre che da sincera amicizia, dalla medesima visione che l’Arte possa trasformare la realtà in qualcosa di straordinario e stimolante.
Amelia Esther Saldana, artista eclettica e appassionata, è di origine panamense e ha fatto di Trieste la sua città adottiva. Lavora in ambito sartoriale ma, in primis, ama scrivere poesie. Nelle sue opere di matrice astratta utilizza diversi tipi di materiali che le consentono una maggiore libertà espressiva e un proprio stile personale. Predominano i gialli e i rossi luminosi e intensi che fanno ricordare i colori caldi della sua terra, e le variegate texture che arricchiscono le composizioni donando alle tele una dimensione tattile che racchiude in sé un’energia cinetica di grande tensione.
Le creazioni di Amelia Saldana rappresentano una metamorfosi, quasi un archetipo dell’animo umano, dei suoi variegati e mutevoli sentimenti, delle sue passioni.

Nicoletta Vio – Life-Story


Nicoletta Vio, nata a Trieste, vive e opera tra Trieste e Monaco. E’ una pittrice autodidatta che negli anni ha sperimentato stili diversi. ⁠Nelle sue tele, si percepiscono ascendenze informali coniugate con un afflato figurativo. Le tinte si stemperano in toni delicati dai quali possono emergere paesaggi rarefatti o forme rinate con intrusioni di sagome umane ed elementi a volte geometrici, raggiungendo intensi ritmi poetici.
La sua è una costante ricerca espressiva della propria realtà interiore, laddove creare composizioni pittoriche è sempre stata una personale necessità… come respirare. Ne risulta un eterno specchio della vita dove dipingere diventa una sorta di rimozione di identità e al contempo un interscambio continuo di culture in luoghi e spazi senza tempo.
Gabriella Dipietro

Amelia Esther Saldana – Embers of desire
Nicoletta Vio – Flying High

11-24 maggio 2024

Annamaria Frisone

Stagioni tra sogno e realtà

Inaugurazione sabato 11 maggio alle ore 18, con un’introduzione critica di Gabriella Dipietro.
Nell’occasione verranno esposti lavori artistici di Giampiero Dell’Agata.

Miramare – olio 40×30 – 2021
Natale ad Arco – olio 40×40 – 2023


Opere magiche e fiabesche, visioni di un’armonia ancora possibile tra uomo e natura, in questa nuova esposizione di Annamaria Frisone, artista triestina già nota per componimenti pittorici ispirati all’armonia e alla bellezza.
In queste sue tele, attraverso una pittura che si fa poetica, riesce a catturare l’essenza mutevole delle stagioni, con i suoi ritmi che diventano delicati richiami alle stagioni della vita: si coglie la freschezza e la vitalità della primavera, dove fiori vestiti di splendidi colori sbocciano, dove giovani donne spensierate si riuniscono in attesa di un avvenire effervescente e gaio, gli alberi si riempiono di foglie verdi e sembra quasi di sentire piacevoli profumi che si diffondono nell’aria. Grazie a tinte vivaci e pennellate leggere riesce a trasmettere l’energia estiva, connotata da cieli azzurri senza nuvole, arricchita a volte dalla presenza dell’elegante candore di figure di altri tempi.
Il paesaggio si tinge di tonalità calde nella malinconia dell’autunno attraverso colori ocra, marroni e arancioni; gli alberi allora emanano una sorta di nostalgia, frutti dai cromatismi caldi e morbidi diventano delizie consolanti, e la maturità concilia la riflessione umana. Paesaggi innevati dalle tonalità più fredde evocano il quieto incanto tipico di questa stagione, dove castelli antichi e donne aggraziate completano i paesaggi. 

Il mulino di Strassoldo – olio 50×40 – 2023
L’albero di Giuda – olio 40×50 – 2022
Nebbia – olio 40×50 – 2021
Santa Caterina del Sasso – olio 50×40 – 2022


Annamaria trova ispirazione ovunque: nei tramonti sul mare, nei volti delle persone, nei territori che ama, in memorie ataviche che lei percepisce con rara sensibilità.
Un’esposizione di colori e sfumature che diventa un affascinante racconto personale di chi ha sempre trovato conforto in una natura amorevole che è sempre intorno, fuori e dentro ognuno di noi.
A partire dal 2017 la sua attività espositiva è divenuta più intensa. Si segnalano a riguardo sei mostre personali, di cui tre presso la Galleria Rettori Tribbio di Trieste, e la partecipazione a trentasei collettive in ambito regionale, in particolare, a Trieste, Muggia, Monfalcone, Grado, e poi a Roma, Venezia e Padova.
Armonia e mondo naturale sono ugualmente fonte di capacità creativa per Giampiero Dell’Agata, che espone alcuni lavori artistici finemente realizzati con materiali di recupero, in un’ottica di poetica sostenibilità ambientale. Un modo per preservare il ricordo e l’anima di alberi, sassi, pigne, ma anche cordami, rottami e oggetti la cui sorte, da un punto di vista consumistico, imporrebbe una degradante eliminazione non sempre salubre. Realizzazioni pervase da un grande rispetto per la natura in generale e per il mare in particolare, verso il quale Dell’Agata nutre da sempre una profonda passione. 

Gabriella Dipietro

Dell’Agata – Pianeti
Dell’Agata – Lampada