Claudia Raza / 5 – 18 novembre

INAUGURAZIONE SABATO 5 NOVEMBRE ALLE ORE 18.

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Impressione sul lago

Dialogo con la natura di Franco Rosso

Claudia Raza, artista eclettica che si esprime creativamente attraverso la pittura, l’incisione e la poesia, in questa rassegna propone un ciclo di lavori che testimoniano il suo perenne dialogo con la natura, che lei intende come un territorio dell’anima e come un ambito poetico. I debiti estetici della Raza conducono a Gorky e ad Hartung: quelli nei confronti delle origini portano alla foce del Timavo, territorio che lei ama e che per lei è fonte di ispiraione. Anche questi acrilici su tela e gli acquarelli su carta testimoniano come l’agire artistico per la Raza rimanga una fissazione del sentimento, una memorizzazione di ricordi, una simulazione di pensieri che suscitano sottili inquietudini. Attraverso gli acrilici la natura acquista forza e sembra parlare e gridare, con gli acquarelli le immagini evocano fantasie nascoste e provocazioni esistenziali: i due medium espressivi coniugano una narrazione che racconta la forza della natura e il suo perenne rigenerarsi indifferente alla presenza dell’uomo. Gli intrecci, i graffiti di linee filiformi che si annodano e si liberano formando inaspettati grovigli simboleggiano gabbie fantastiche di fili arborei che si piegano come fili d’erba al vento, assumendo la funzione di metafora della fragilità dell’uomo contemporaneo.

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Angolo palustre

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Inverno

Ogni quadro rimanda una atmosfera nella quale sembra regnare il silenzio, leggeri soffi di vento e ritmi impercettibili. Ma la natura stessa è maestra di suoni e di silenzi: e la Raza attraverso la pittura sembra sostituire le parole con un messaggio muto che punta direttamente all’intelligenza, alla sensibilità e al cuore del fruitore, quasi un invito alla bellezza attraverso un percorso di essenzialità Ogni opera, allora, racchiude un messaggio che può espandersi in un discorso interiore, proprio riproponendo la valenza estetica e contemporaneamente etica della natura. In un’epoca in cui il superfluo si propone come la più importante necessità ed il silenzio viene osteggiato, quasi fosse un difetto di fabbricazione, il riproporre un dialogo con la natura attraverso una silenziosa declinazione creativa ha l’effetto di indurci a cercare risposte alle domande che ognuno di noi prova di fronte ai colori degli arbusti, dei prati e delle rocce e al rinnovarsi del mistero che la natura porta con se. Le visioni di Claudia Raza rimandano a memorie per parlare dell’amore per la natura e per ricordarci la precarietà e la complessità dell’esistenza, mentre l’incedere della luce attraverso l’ondeggiare degli arbusti crea impalpabili atmosfere e la vibrazione di una profonda e personale emozione. Ci ricordano anche che la vita dell’uomo sta dentro la vita della natura: e ce lo dicono con quell’eleganza spirituale che diventa pensiero, capacità di comunicare le emozioni, ricerca del bello, attenzione alla dimensione umana dell’esistenza.

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Verdi sponde

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Canneti al vento

Claudia Raza  Attiva dal 1978, annovera più di 80 mostre personali e oltre 500 collettive in Italia, Slovenia, Austria, Spagna, Inghilterra, Francia, Svizzera. Brasile e Giappone. Nata a Cividale del Friuli, si è avvicinata alla pittura seguendo i corsi di importanti Maestri e successivamente approfondisce le tecniche dell’incisione frequentando a Venezia la Scuola Internazionale di Grafica, per poi partecipare alla fondazione della stamperia “Tintoretto”. Claudia Raza è attiva anche come insegnante di grafica e di pittura , ha illustrato libri e collaborato alla scenografia con opere diaproiettate del dramma sacro “La Visione di Hildegarda” per il Teatro Bon di Udine. Affianca al raffinato gesto pittorico il linguaggio della poesia: ha pubblicato “Sottili Inquietudini” (Edizioni Il Murice) e “Sottili Inquietudini 2” (Circolo Italo Austriaco di Trieste) tradotto anche in tedesco e sloveno; “Inciso è ogni gesto” (Hammerle Editori – Trieste); “Parole scritte” (FrancoRosso Editore – Trieste).

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