INAUGURAZIONE SABATO 16 DICEMBRE ORE 18
Angeli
Nella città del Neoclassico, stile razionale e rigoroso, è comparsa un po’ di anni fa Otilia Saldana, mente eclettica e introspettiva, che inizialmente ci ha coinvolti, come pittrice con i suoi colori sgargianti, i suoi decori fantasiosi e la rappresentazione delle tradizioni e dei vivaci pappagalli, che a Panama, il suo paese di origine, non mancano quasi mai in ogni casa.
A qualche anno di distanza ritroviamo in questa mostra, in cui sono raccolte opere a olio quasi tutte realizzate negli ultimi 12 mesi, una vitale e fantasiosa tavolozza cromatica che l’artista ha lievemente calibrato, mantenendo tuttavia intatta e intensa la valenza della luce. Mentre i temi sono totalmente mutati.
Oggi Saldana ci parla di anima, spirito, introspezione, amore e lo fa attraverso la figura degli angeli. Creature donateci da Dio per aiutarci e accompagnarci nel cammino non sempre facile della vita terrena.
Angeli che sono sempre raffigurati attraverso la parvenza di bambini o comunque di soggetti giovani, freschi, intrisi di vitalità anche quando simbolizzano, dolenti, la morte.
Ne esce un universo sereno, rappresentato attraverso un tocco pittorico fresco e tecnicamente più sapiente ed evoluto del passato, in cui la fiducia nella vita e la curiosità e la gioia di vivere traspaiono con saggezza come in una favola eterna dal sapore contemporaneo.
Nel mondo fantastico – e a volte onirico – di Otilia incontriamo dettagli d’eleganza quali per esempio i fondi in foglia d’oro e la capacità di rendere le stesure a olio più luminose e profonde attraverso l’uso di sapienti velature, apprese da Livio Možina, maestro appassionato e instancabile, mentre gli angeli ci guidano – perché sono già avanti – lungo un percorso di comprensione e conoscenza che spesso è sottolineato dalla tenerezza.
In fondo – afferma Otilia alludendo a queste creature – la preghiera è la forma di connessione wireless più potente al mondo e bisogna insegnarla ai bambini e ai giovani perché devono credere in qualcosa. Il suo racconto per immagini arriva così alle corde profonde del sentire e ci emoziona un po’, inducendoci alla riflessione, perché l’artista ripropone d’istinto i modi e gli echi poetici di atmosfere affini al realismo magico delle pagine di Garcìa Màrquez e Borges, che hanno rilanciato nel mondo la letteratura latinoamericana, grazie a suggestioni in cui è poeticamente sfumato il confine tra reale e irreale.
Marianna Accerboni