2-15 novembre 2024

Pinkerton
Resilience

Inaugurazione sabato 2 novembre alle ore 18
Introduzione critica di Gabriella Dipietro

The knot of Pinkerton

Il mondo di Pinkerton
Chi è, perché non si palesa? Perché nascondersi dietro lo pseudonimo di un protagonista ritenuto dai più un traditore?
Mi si affacciano alla mente riflessioni che convergono sul quadro ipnotico di Dorian Grey,che mette a nudo, in un diabolico gioco di riflessi, la parte interiore del protagonista e non l’apparenza. Uno specchio che tradisce, sì, proprio come Pinkerton, e l’Arte diventa un pericoloso affascinante riflesso delle gioie, del dolore, delle paure.
“Questa è la mia storia, questo sono io! – spiega l’artista – Io che esplodo, che attraverso la pittura rompo i cancelli della riservatezza, del pudore, dell’intimità e svelo tutto ciò che non si può mostrare… tradendo me stesso. Pinkerton non è razionalità, bensì istinto primordiale, perdita di controllo.” 
Sembrano urlare le opere di questo artista, che non vuole apparire e paradossalmente si rivela quasi fin troppo.
L’esposizione segue un percorso ideale che comincia con la presentazione di tele di forte impatto da titoli evocativi come “The Hell” o “The crash”, che raccontano di una penetrante determinazione, di grinta e tenacia, che caratterizzano pure le opere successive, seppure con connotati e interpretazioni diversi.
Silenzi e suoni, trasparenze e materia, tinte plasmate, spatolate senza esitazione, laddove potenti concrezioni, a volte, vogliono raggiungerti e avvolgerti pericolosamente… e poco dopo, con dolcezza e passione, possono accarezzarti morbide e suadenti come guanti di velluto.
L’intenso messaggio di questo pittore alla sua prima mostra personale è che dagli inferi si può uscire, bisogna volersi bene, tenere a bada i propri demoni, cercare di riappropriarsi della propria vita.
Benvenuti nel mondo di Pinkerton.

Gabriella Dipietro

The Hell

19-31 ottobre 2024

Gianni Bacchetti

Inaugurazione sabato 19 ottobre alle ore 18

Tempesta

Una pittura fatta di segni

Nelle mie opere il segno diventa il leit-motiv, il filo conduttore che le accomuna tutte. Ed è questo segno che delimita, racchiude, mette in evidenza ciò che inizialmente era solo una macchia di colore una campitura, l’abbozzo di qualcosa ancora racchiuso in una sorta di crisalide alla quale i segni e quello nero in particolare danno forma.Il colore in questo senso è considerato come una superficie che dialoga con i segni che diventano chiusura e delimitazione di foglie, dell’intrico delle radici, degli alberi, dei rami.

Albero rosso

In sintesi: il colore racconta la forma, il segno la delimita.

È presente in questi lavori un sentimento particolare della natura, un sentimento di disponibilità ai cambiamenti oggi estremamente repentini. Attraverso la deformazione degli elementi naturali, la decomposizione della materia organica sotto l’azione del vento e dell’acqua, ogni cosa riflette la fluidità della natura e le opere si collocano in un limbo tra astrazione e realtà invitando a contemplare la dualità e complessità dell’interpretazione artistica.

Spine
Calotta
Agavi
L’acqua e l’ombra

5-18 ottobre 2024

Amare il mare 2024

Inaugurazione sabato 5 ottobre alle ore 18 con la presentazione di Gabriella Dipietro

Espongono:
Livia Alfiero, Andrea Allegranti, Alan Amini, Maria Grazia Bernardi, Daniela Bertoch, Marinella Bertoch, Liliana Biagi, Hansi Boekee, Gaby Bon, Rossana Bonaldi, Diana Bosnjak, Aldo Bressanutti, Livia Bussi, Fulvio Caiulo, Pino Callea, Fabio Cesarini, Cinzia Cimador, Shirin Colla, Fabrizio Cortolezzis, Marco “Ambieran” Cristofoli, Noris Dagostini, Roberta De Bortoli, Manuela De Stefani, Grazia Dei Rossi, Giampiero Dell’Agata, Giuliana Dellavalle, Giusy Depase, Paolo Devidè, Paula Christina Dew, Gabriella Dipietro, Mariuccia Diviacco, Gian Carlo Domeneghetti, Liubov Drozd, Laura Fabbro, Adriano Fabiani, Federica Finotto, Luigi Forgini, Marina Fragiacomo, Carolina Franza, Annamaria Frisone, Carlo Fritsch, Alfredo Furlani, Patrizia Grubissa, Marialuisa Isolani, Jasmine Kandus, Lera Kasyanova, Maria Luisa Lapagna, Antonietta Lombardo, Lory Mandricardo, Ever Maraspin, Nada Marsich, Claudio Martincic, Chiara Moso, Maria Nakalodi, Grazia Palcich, Rosanna Palombit, Paolo Pascutto, Bruno Paulich, Francesca Pegorer, Carol Petelin, Laura Petrocchi, Loredana Pichel, Francois Piers, Daniela Poiani, Teresa Potocco, Stefano Pugliese, Laura Rabbaioli, Ireneo Ravalico, Claudia Raza, Loredana Riavini, Alessandra Rossi, Giorgio Rutter, Marina Rutteri, Amelia Esther Saldana, Otilia Saldana,  Fulvia Salich, Gioiana Salvaneschi, Monica Sartori, Paola Sbisà, Alberto Schettino, Eda Scrigner, Chiara Seminerio, Valnea Siega Vignut, Slavica Simic, Jozko Sirca, Paolo Sirotti, Miriam Slavec, Loredana Spadaro, Adilea Stagni, Marijana Stevic, Alberto Strambaci, Adolfo Svetina, Max Tex, Rossella Titz, Anna Vidmar, Serena Vivoda, Pierpaolo Vouk, Lodovico Zabotto, Ennio Zangrando, Elisabetta Ziani,  Mitja Zonta.