Pino Ferfoglia / 15-28 novembre

Ferfoglia - Case carsiche

Ferfoglia – Case carsiche

INAUGURAZIONE SABATO 15 NOVEMBRE ALLE ORE 18.
Carsolando
Siamo lieti di presentare questa speciale selezione delle opere di Pino Ferfoglia, noto e apprezzato paesaggista delle nostre terre.
I lavori presentati in questa retrospettiva spaziano per soggetti, tecniche, formato e periodo di realizzazione, e sono fra le più caratteristiche e originali del suo percorso artistico.
La sua pittura e la sua grafica suggestionano per il loro carattere intuitivo e il grande impatto emozionale.
Nel paesaggio trova le sue corde, sia che lo costruisca e lo strutturi nel suo intimo con il segno grafico, sia che ne colga la vivacità e le vibrazioni attraverso il colore.
Delle sue opere hanno scritto importanti critici e letterati quali Dino Buzzati, Anita Pittoni, Alberto Spaini, Cesare Sofianopulo, Piero Bargellini, Decio Gioseffi, Giulio Montenero, Marianna Accerboni, Sergio Brossi, Sergio Molesi, Vladimiro Miletti, Mario Lepore, Biagio Marin, Stelio Mattioni e molti altri illustri intellettuali.

Ferfoglia - Portale e tetti

Ferfoglia – Portale e tetti

Ferfoglia - Carsolando

Ferfoglia – Carsolando

 

 

Spigolature d’autunno / 1-14 novembre

INAUGURAZIONE SABATO 1 NOVEMBRE ORE 11

Aldo Bressanutti - Il Dondolo

Aldo Bressanutti – Il Dondolo

Mostra collettiva di pittura e grafica con le opere dei maestri triestini del Novecento. In esposizione opere di Sormani, Dequel, Spacal, Rosignano, Bressanutti, Sponza e molti altri.

Livio Rosignano - Bora a S.Giusto, 2014 (cm 30 x 24)

Livio Rosignano – Bora a S.Giusto, 2014 (cm 30 x 24)

Spacal - Paesaggio carsico

Lojze Spacal – Paesaggio carsico

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Oreste Dequel – Guerrieri

Marino Sormani - Antenne

Sormani – Antenne

 

Paolo Pascutto / 18-31 ottobre

INAUGURAZIONE SABATO 18 OTTOBRE ALLE ORE 18

Piroscafo della sera, 2012, tempera acrilica su tela (50x70 cm)

Piroscafo della sera, 2012, tempera acrilica su tela (50×70 cm)

Nel corso del vernissage verrà presentata un’anticipazione di Troppo Triestini di Pascutto & Polojaz, con Fabrizio Polojaz, Helena Pertot, Paolo Tanze, Mauro Cenci e con la partecipazione straordinaria di Maxino.

Era Trieste di Paolo Pascutto

Era Trieste è un piccolo viaggio nel passato di una città, un luogo esotico e affascinante che ho potuto esplorare solo attraverso reperti fotografici e ricordi di chi è stato là.
L’idea iniziale era un omaggio alla Trieste degli anni Cinquanta e Sessanta, due decenni di cui non serbo esperienza alcuna, essendo nato nel 1967. Ben presto il progetto però ha preso una strana piega. Ho cominciato a immaginare una città alternativa, un po’ diversa, una città in cui la storia ha preso direzioni inaspettate. è nata così questa miscela di Hollywood e vecchia Jugoslavia, un colorato improbabile scontro di culture inconciliabili, fatto di pubblicità invasive o impossibili, auto scintillanti, dirigibili, treni, aerei e palazzi svettanti. Il maresciallo Tito, jugo-icona pop per eccellenza, pubblicizza la Coca-Cola in Largo Barriera, mentre storici marchi della ex repubblica federativa si confondono tra gli invadenti neon della réclame dell’epoca.
Era Trieste, poco a poco, è diventato la summa di molte mie passioni. Si va dall’interesse per la storia recente al fascino per la narrativa di fantascienza, dall’amore per il cinema al gusto per il design retrò di automobili, piroscafi e aerei. Il risultato è un racconto stravagante e – a tratti – provocatorio, di una città dalla storia unica e complessa.

Stazione San Giusto, 2012, tempera acrilica su tela (120x100 cm)

Stazione San Giusto, 2012, tempera acrilica su tela (120×100 cm)

Alla fine mi sono reso conto che questo racconto non è poi tanto diverso dalle innumerevoli narrazioni che le diverse anime della città si tramandano da anni, storie piene di miti, mistificazioni e rimozioni. Perciò – paradossalmente – questa mia Trieste fantastica può pretendere lo stesso diritto di esistere delle altre visioni, può stare accanto a quella
asburgico-nostalgica, nazionalista, indipendentista, slovena…
Dunque questo progetto può diventare pure un’occasione per ragionare su tutte le storie diverse (e spesso contradditorie) di Trieste, con un invito a trovare una narrazione condivisa, pacificatrice, limpida del recente passato cittadino, che faccia piazza pulita dall’uso propagandistico e deformato della storia.

Coca Cola je to, 2013, tempera acrilica su tela (50x70 cm)

Coca Cola je to, 2013, tempera acrilica su tela (50×70 cm)